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Cronaca

Crisi, Clandestino con le valige in Questura: "Meglio tornare a casa"

Un clandestino di 29 anni ha chiesto di essere rimpatriato immediatamente dopo 5 anni di poca fortuna nel nostro Paese. Questa mattina - 28 dicembre - è stato "rispedito" in Perù

"Meglio in Perù che continuare a vivere in clandestinità a Perugia, senza lavoro e con troppi rischi": con questa motivazione un clandestino peruviano di 29 anni - già condannato a 4 mesi per aver falsificato un permesso di soggiorno - ha chiesto ufficialmente agli addetti della Questura all'ufficio immigrazione di essere rimpatriato quanto prima.

Talmente prima che si è presentato - secondo gli agenti - con tanto di valigia già fatta per essere messo su un'aereo di linea alla prima occasione utile. Il peruviano ha ribadito di essere clandestino in Italia da 5 anni e che ora, complice la crisi e anche la troppa solitudine, ha deciso di consegnarsi per ritornarsene a casa sua. Gli agenti hanno prima verificato se avesse dei carichi pendenti e se avesse già scontato tutta la pena - i 4 mesi per documenti falsi - che gli era stata inflitta dal giudice.

Essendo tutto a posto è stato emesso il provvedimento di espulsione, convalidato dal giudice di pace. E questa mattina - 28 dicembre - è stato accompagnato in aeroporto a Fiumicino da dove è stato rimpatriato. Non potrà rientrare in Italia e negli altri paesi dell'Unione europea per cinque anni. Ma questo per il peruviano deluso dall'Italia e da Perugia va più che bene.

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