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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Cittadini uniti contro il degrado, nascono gruppi per difendere i quartieri

In seguito ad un'ondata di furti che ha travolto alcune zone via Settevalli, un gruppo di residenti ha deciso di mettere al servizio del quartiere le proprie risorse per arginare il degrado

Furti e rapine che duravano da mesi, strani via vai di macchine che si appostavano in alcune zone residenziali di via Settevalli a caccia di qualche appartamento da svaligiare, complice l’estate e l’esodo verso i luoghi di villeggiatura che solitamente rendono appettibili case e appartamenti lasciati vuoti nei mesi estivi.

Fin quando un gruppo di famiglie, spontaneamente, non ha deciso di “combattere” con le proprie risorse, tempo ed energie, lo stato di degrado che imperversa in questa zona periferica di Perugia, già meta notturna di prostituzione e da qualche mese, di furti reiterati.

All’ennesimo allarme scattato, all’ennesima denuncia di tentato  e a volte riuscito furto in una delle traverse di via Settevalli, (tra ex mercato ortofrutticolo e Madonna Alta)  alcuni residenti della zona hanno deciso di riunirsi a tavolino e discutere come poter difendere la propria sicurezza e il proprio quartiere da rapine e degrado, organizzandosi come una vera e propria squadra di vigilanza del luogo.

Tutto inizia a giugno, con un volantino appeso tra via Cecchini, via Vivenza e via Fracassini, che sottolineava l’ormai indignata realtà di furti che stava interessando la zona, e chiedendo a tutte le famiglie e residenti un incontro per decidere come arginare una situazione sempre più pericolosa ed insostenibile.

Le prime ronde di vigilanza, grazie alla caparbia volontà dei residenti del luogo di monitorare la situazione, ha spinto questo gruppo di volontari coraggiosi a passare intere notti per le vie interessate, segnalando, attraverso una chat in cui oltre un centinaio di persone della zona si sono iscritte, ogni movimento sospetto, ogni macchina che passava, ogni allarme che suonava. Attraverso l’applicazione per smartphone in cui si possono inviare messaggi istantanei, tutti gli iscritti potevano così non solo rendersi utili per segnalazioni di qualsiasi genere, ma sapere nell’immediato cosa stesse succedendo nelle vie limitrofe. Una risorsa così importante per tutta la zona, che, sintomatica, forse, di un’incuria procrastinata da parte delle istituzioni nel dare concrete risposte a zone periferiche sempre più vittime del degrado, ha permesso di rispondere puntualmente ed intervenire, con azioni tempestive sul luogo, a tentati furti. Il gruppo di cittadini ha potuto così allertare le Forze dell’Ordine ogni qualvolta si presentava una situazione di criticità. Danneggiamenti delle reti di protezione delle abitazioni, segnalazione di persone che si aggiravano nelle zone, controllo delle autovetture che circolavano nelle ore notturne, ha reso possibile un costante tentativo di salvaguardia di intere vie, messo in atto dalla volontà di cittadini che invece di chiudersi all’interno delle proprie abitazioni con le finestre sbarrate, sono scesi in campo per la difesa di chi, anziani compresi, non hanno risorse e possibilità per arginare la situazione.

Oltre ad aver passato notti insonni per controllare le vie a rischio, questo gruppo di cittadini, spontaneamente uniti nel nome della tutela di tutti i residenti, ha presentato al Sindaco un esposto contenente la firma di circa 140 famiglie della zona, affinchè il tentativo di protezione e controllo dalle piaghe della criminalità, non resti solo  lo sforzo concreto della collettività a volte lasciata sola a combattere per i propri diritti e per la ‘salute’ della propria città.  Dal potenziamento della pubblica illuminazione delle vie colpite (via Ceci, via Vivenza, via Cecchini e via Fracassini), al rafforzamento del controllo da parte delle Forze dell’Ordine, ad una valutazione dell’estensione del sistema di video sorveglianza già esistente in via Settevalli  alle predette vie residenziali, i cittadini chiedono solo di essere ascoltati per non trasformare la mappatura periferica della città in un contenitore insalubre di degrado a cui la collettività deve stare a guardare.

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