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Cronaca Gubbio

Don Matteo, dalla polemica sui 679mila euro alla cittadinanza onoraria a Terence Hill

La richiesta è partita direttamente dai cittadini di Gubbio: "Vogliamo Terence Hill cittadino onorario", ma mentre si preparano le pratiche, sono Bracco e Cecchini a spiegare come verranno investiti quei 679mila euro dati alla serie per la promozione dell'Umbria

Gli sarà conferita la cittadinanza onoraria a Terence Hill o meglio Don Matteo, il prete detective della serie televisiva ambientata fino alle scorse puntate proprio a Gubbio, poi spostata a Spoleto. Le proposte, peraltro numerose, sono piovute sul tavolo del commissario straordinario Maria Luisa D'Alessandro, e al Comune, peraltro felice dell'iniziativa, non è restato che formalizzare la richiesta.

A rimanere felicemente sorpreso anche lo stesso Terence Hill che si è detto “onorato ed entusiasta dell'idea”, d’altro canto è ben noto il suo attaccamento alla piccola cittadina, dove durante la serie ci ha vissuto per mesi.

Si è quindi placata la polemica, se pur momentaneamente, sui quei famosi soldi che la Regione avrebbe sborsato per la serie televisiva. Polemica peraltro finita a palazzo Cesaroni per bocca di Andrea Smacchi (Pd) che sottolineò quanto fosse " necessario fare il massimo della chiarezza sull'entità delle risorse investite e sulla natura dell'investimento“

A intervenire sulla vicenda oggi, 14 gennaio, anche gli assessori regionali Fernanda Cecchini (Agricoltura) e Fabrizio Bracco (Turismo e Cultura) che hanno organizzato una conferenza stampa appositamente per far luce sull’intera questione, onde evitare ulteriori malumori. I due hanno dichiarato: “Si è voluto sperimentare una nuova forma di promozione dell'Umbria e del suo ‘brand’, abbinandola alla fiction ‘Don Matteo’, serie televisiva di straordinario successo nata in Umbria e che con la regione conferma il suo ‘indissolubile legame’, attraverso una campagna promozionale, che farà conoscere in Italia e all'estero il quadro delle eccellenze e delle attrazioni dell'intero territorio”.

Quindi del semplice marketing, niente più, è quello che hanno voluto sottolineare Cecchini e Bracco che hanno però inoltre specificato: “La convenzione firmata tra la Regione Umbria e la Rai, per ‘promuovere il sistema turistico, culturale, artistico ed enogastronomico dell'Umbria’ prevede la messa in onda di una serie articolata di 13 video promozionali (chiamati "pillole"), dedicati alla valorizzazione del territorio regionale, da trasmettersi come anteprima di ciascuna delle 13 puntate della serie. Le ‘pillole’, della durata di due minuti l'una, sono incentrate su Spoleto (già andata in onda il 9 gennaio scorso, ndr.); Orvieto; Città di Castello; la pista ciclabile di Spoleto-Assisi; Todi; Terni; il Lago Trasimeno; la Cascata delle Marmore; Gubbio; Perugia; Narni; Foligno; Norcia”.

Per un costo totale di? 679 mila euro. Un contratto è stato firmato con Rai, mentre l’altro con “Lux Vide" che prevede da parte di quest'ultima, sia la produzione dei video promozionali, sia la realizzazione di "scene" all'interno della nona serie, ambientate nel territorio umbro.

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