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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Giustizia, dall'incontro romano spunta il cronoprogramma per trasformare l'ex carcere di Perugia in Cittadella giudiziaria

Prende corpo il progetto di riunire tutti gli uffici giudiziari sparsi per la città in un unico luogo a piazza Partigiani

La Cittadella giudiziaria di Perugia, da realizzare nell'ex carcere di piazza Partigiani, è stata al centro di un incontro "definito estremamente proficuo" avvenuto tra la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il direttore dell’Agenzia del Demano Alessandra del Verme e il direttore della Direzione regionale Toscana e Umbria, Michele Lombardi.

Nel corso dell'incontro è stato condiviso il cronoprogramma "aggiornato e puntuale" relativo alla realizzazione della Cittadella giudiziaria invocata da magistrati, avvocati e politici, ma ancora ferma a studi e progetti. Dall'incontro è emerso che per la realizzazione del progetto saranno utilizzate procedure accelerate previste dalla legge per le grandi opere e applicabili anche per questo tipo di interventi.

La ministra Cartabia ha riferito che sono previsti "interventi dal punto di vista dell’edilizia a Benevento, Bergamo, Monza, Latina, Perugia, Trani, Velletri, Roma, Venezia, Reggio Calabria, Napoli, Bologna, Genova, Milano, Torino, Bari, Cagliari, Messina, Palermo e Firenze. Ci sono 420 milioni di euro, che si aggiungono ad altri fondi già stanziati".

L'ex carcere di piazza Partigiani, maschile e femminile, è stato individuato sin dal 1997 come luogo dove realizzare la cittadella giudiziaria, andando a raccogliere in un'unica soluzione tutti gli uffici sparsi tra Fontivegge, via Martire dei lager e il centro storico. Da tempo, inoltre, lì accanto si è spostata la Procura della Repubblica, andando ad occupare gli spazi che una volta erano utilizzati dalla Questura di Perugia.

Il progetto della cittadella giudiziaria, però, incontra anche alcune resistenze, specialmente tra chi vorrebbe la relizzazione, in quegli spazi, di un centro di cultura e arte.

"Dopo la copertura finanziaria – hanno affermato la Presidente Tesei e il Sindaco Romizi – di cui avevamo già ottenuta conferma a seguito delle precedenti interlocuzioni avute con il Ministero della Giustizia, si è fatto un ulteriore fondamentale passo in avanti verso la realizzazione di un’opera attesa e di grande interesse per la nostra comunità cittadina e regionale".

La Giunta comunale ha approvato una preconsiliare per la cessione atitolo gratuito allo Stato italiano per 99 anni della proprietà superficiaria della porzione di proprietà comunale del Palazzo del Capitano del Popolo e dell’Università Vecchia. La cessione è finalizzata ad includere nella stessa cittadella anche il Palazzo del Capitano del Popolo.

Il procuratore generale presso la Corte d'appello Sergio Sottani, in occasione del suo insediamento e rispondendo alle domande dei giornalisti sulla "cittadella giudiziaria" aveva ricordato che "quando sono andato via, nel 2011, già da dieci anni prima si parlava di questo progetto, da quando venne trasferito il carcere. Pensando al passato sarei scettico, dicendo che non so se riusciremo, come quando augurammo il Tribunale penale e notammo subito che le aule non erano adeguate, tanto che molti processi si celebrano spesso nella Sala degli affreschi nel palazzo del Capitano del popolo; ma capisco che si tratta di un’esigenza impellente per tutti gli operatori della giustizia".

A metà novembre gli avvocati penalisti avevano proclamato e attuato due giorni di astensione per protestare contro le condizioni in cui versa lo stabile che ospita il Tribunale penale di Perugia. Inaugurato nel 2007, ha sempre suscitato perplessità sia per quanto riguarda gli spazi, inadeguati secondo l’utenza, sia sotto l’aspetto della salubrità: aule sotto il piano stradale, finestre che non si possono aprire, scarso ricambio di aria, presenza di residui dell’antica lavorazione di carbone (per produrre energia elettrica) e di componenti chimiche delle batterie di accumulo, frequentemente allagato (l’ultimo episodio il 17 settembre).

La Camera penale, da tempo impegnata nel cercare soluzioni alternative e caldeggiare la realizzazione della Cittadella giudiziaria per riunire tutti gli uffici in un unico luogo, ha così deciso di proclamare l’astensione "esclusivamente in riferimento alla questione della infelice situazione in cui versa la sede del nostro Tribunale - aveva affermato l’avvocato Vincenzo Bochicchio, presidente della Camera penale di Perugia - Crediamo, infatti, che sia una battaglia giusta e la porteremo fino in fondo per quanto ci sarà possibile. Mi preme evidenziare, però, che il problema è sentito e condiviso sia dall'Ordine degli avvocati sia dalle autorità competenti che per conto loro stanno cercando con grande impegno soluzioni al problema - conclude il presidente Bochicchio - L'astensione, quindi, servirà a tenere alta l'asticella dell'attenzione sull'emergenza in corso e per accelerare l’iter per l’individuazione di una logistica alternativa nell’immediato nell’attesa della tanto agognata cittadella giudiziaria presso la sede dell’ex carcere di Perugia".

La Cittadella giudiziaria raccoglierebbe gli 11 uffici della giustizia sparpagliati per la città, facendo risparmiare al Demanio oltre 1 milione di euro di affitti all'anno. Sono 60 i milioni di euro messi sul piatto per ristrutturare l'antico carcere perugino costruito sul finire dell'800 e dismesso nel 2007.

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