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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

Truffe, si fingono dirigenti di azienda promettendo un lavoro: ma incassavano solo loro

Due uomini di Città di Castello hanno truffato un disoccupato trentenne promettendogli un posto di lavoro in azienda qualora avesse frequentato un corso di formazione a pagamento. Ma incassati i soldi sono svaniti nel nulla

In un momento di forte difficoltà economica aumenta il numero di coloro che, per risparmiare, cercano di concludere affari affidandosi ad annunci pubblicati su siti internet oppure, nella speranza di trovare un lavoro, accettano di pagare pur di riuscire a frequentare alcuni corsi di formazione finalizzati all’assunzione. Ma all’aumento della domanda, corrisponde spesso anche l’aumento delle proposte truffaldine. In questi ultimissimi giorni i Carabinieri hanno dovuto affrontare altre due indagini dopo le denunce di alcuni cittadini dell'Altotevere.

IL PRIMO CASO - Sempre di truffa dovranno rispondere due uomini, entrambi di Città di Castello, di 40 e 34 anni, entrambi con piccoli precedenti di Polizia alle spalle. La truffa che hanno commesso è stata decisamente più articolata e, per certi aspetti, sicuramente più riprovevole.

I due hanno infatti avvicinato un 34enne residente in un Comune limitrofo, disoccupato da alcuni mesi. Approfittando della situazione di necessità dell’uomo, all’incessante ricerca di un lavoro, e presentandosi (uno di essi) quale dirigente di un’azienda del settore agroalimentare con sede in provincia di Firenze, gli hanno proposto di partecipare ad un corso di formazione professionale, rassicurandolo circa la successiva immediata assunzione in azienda. Per essere inserito però, i due hanno preteso il versamento di alcune migliaia di euro. Nonostante le comprensibili forti difficoltà economiche, il 34enne ha accettato di pagare pur di avere anche solo la speranza di un lavoro.

Con il passare delle settimane la vittima si è però pian piano accorta del raggiro, ed ha denunciato il fatto ai Carabinieri della Stazione Città di Castello. I militari sono riusciti in pochi giorni ad identificare i truffatori, tra l’altro già conosciuti per precedenti simili vicende, ed al termine degli accertamenti li hanno denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia con l’accusa di concorso in truffa.


SECONDO CASO - La vittima è una ragazza di Umbertide che, volendo acquistare una play station, per risparmiare ha deciso di affidarsi ad internet. Dopo aver visionato varie offerte, la giovane ha scelto quella secondo lei più conveniente. Dopo uno scambio di e-mail con l’offerente, è stato raggiunto l’accordo che, però, prevedeva l’accredito anticipato del denaro (circa 150 euro) su carta di credito ricaricabile. La ragazza, probabilmente dimostrando eccessiva fiducia, ha versato l’importo convinta che nel giro di pochi giorni avrebbe ricevuto quanto acquistato. Ciò però non è mai avvenuto. I Carabinieri della Stazione di Umbertide hanno scoperto l’autrice della truffa. Si tratta di una donna di 46 anni, residente in provincia di Firenze, che è stata denunciata in stato di libertà.

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