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Cronaca Città di Castello

Illudevano aspiranti modelle: ma una volta incassati anticipi si davano alla fuga

Dal Veneto erano arrivati in Umbria per firmare dei contratti che avrebbe prodotto dei book fotografici per iniziare l'attività di stellina dello spettacolo. Ma era solo una truffa

Finti agenti di modelle, truffatori veri che avevano già incassato diversi anticipi da alcune ragazze da lanciare nel mondo dello spettacolo. Due procacciatori d'affari originari del Veneto sono stati denunciati a piede libero dalla polizia di Città di Castello dopo essere stati trovati in possesso di contratti per servizi fotografici intestati ad una società rivelatasi inesistente.

Fermati dal personale della Volante si sono dichiarati manager nel campo della moda alla ricerca di modelli e modelle da destinare ad attività professionali. Il contratto - si è appreso dagli investigatori - consisteva nell'impegno a versare immediatamente 500 euro e poi 24 rate mensili da 250 in cambio di una serie di servizi e book fotografici da portare all'attenzione di importanti agenzie di moda milanesi.

I due sono risultati nati in provincia di Padova e residenti in quella di Rovigo, con precedenti specifici per truffa, appropriazione indebita, circonvenzione d'incapace. Sono stati quindi denunciati dal personale del commissariato tifernate per tentata truffa e truffa, nonchè destinatari di "foglio di via". La polizia sta svolgendo accertamenti riguardo a tre soggetti che ieri sarebbero stati vittime dei presunti truffatori.

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