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Cronaca Città di Castello

Città di Castello, allarme lavoro in nero: sequestrato capannone

La polizia ha sequestrato nella zona industriale di Trestina, a Città di Castello, un capannone che ospitava diversi lavoratori in nero intenti a produrre capi d'abbigliamento

Un gruppo di lavoratori in nero cinesi è stato sorpreso dalla polizia di Città di Castello, mentre erano intenti nella produzione di capi di abbigliamento, nella zona industriale di Trestina. Nel capannone, gli agenti hanno rinvenuto diversi giacigli per dormire ed alcuni oggetti utili per la preparazione e consumazione del cibo.

Inoltre, mentre i genitori cinesi lavoravano, il figlio di due o tre anni era solo in casa dove dormiva su un divano letto con il biberon in bocca. La coppia è stata denunciata per abbandono di minore.

Durante il controllo una coppia ha riferito alla polizia di avere i documenti a casa dove la donna è stata condotta da una pattuglia. Nell'appartamento, risultato in precarie condizioni igieniche, gli agenti hanno trovato il bambino che dormiva sotto alle coperte, con indosso una maglietta e il pannolino.

Il titolare della ditta è stato denunciato a piede libero per la violazione delle disposizioni sulla disciplina dell'immigrazione e nei suoi confronti è stata emesso un decreto di sospensione dell'attività. ( Ansa )
 

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