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Cronaca Città di Castello

Terremoto a Città di Castello, panico tra la popolazione: fuga precauzionale dalle scuole

L'istituto Bina di Perugia ha confermato che la scossa si è attestata intorno al 3,6 di magnitudo. Una delle più forti degli ultimi tempi in un "ballerino" Altotevere. Studenti fuori dalle scuole. Non ci sarebbero feriti

Una forte scossa di terremoto di 3.6 gradi sulla scala è stata avvertita alle 10.01 del 20 aprile nell'area di Città di Castello. La conferma è arrivata dall'istituto sismologico Bina di Perugia. La scossa ha generato il panico tra la popolazione anche per via della scarsa profondità della frattura della terra. Non si conoscono eventuali danni o feriti. Gli alunni delle scuole sono stati fatti uscire a scopo precauzionale.

LA SCOSSA - L'epicentro è stato individuato tra Citta' di Castello e Selci Lama. Un'area differente dalle ultime scosse di terremoto che si sono verificate tra Pietralunga e le Marche. I centralini dell'Osservatorio Bina e dei Vigili del Fuoco sono stati presi d'assalto. In molti chiedono subito delle verifiche delle strutture più antiche. Non si registrano feriti secondo le prime indicazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine. Il sisma è durato per una trentina di secondi.

REPLICHE Altre due scosse sismiche, di minore intensità, sono state registrate dalla Protezione Civile: alle 10.05 e alle 10.06 di 2,5 di magnitudo. Le due repliche sono state avvertite dalla popolazione anche di Monte Santa Maria Tiberina e Monterchi.

CONTROLLI - Il sindaco Luciano Bacchetta ha già attivato il Piano comunale per la verifica sulla sicurezza di edifici pubblici e privati. Le scuole in particolare sono sotto osservazione da parte dei tecnici. Per l'amministrazione comunale la situazione è attualmente sotto controllo, al di là della grande paura tra la popolazione. La zona dove si è avvertito di più il sisma delle 10.01 sarebbe stata l'area dell'acropoli. 

I DANNI - Dalla Regione che sta collaborando con i Vigili del Fuoco si parla chiaramente di sopralluoghi in alcune abitazioni e strutture religiose dove sono stati segnalati delle crepe e piccoli cedimenti. Le richieste si concentrano nella zona del centro abitato di Città di Castello e riguardano verifiche di stabilità a seguito di cadute di intonaco e piccole lesioni. Sotto controllo due edifici scolastici: IPSIA  e Istituto di Agraria. Crollate alcune pareti di un'abitazione in via Martiri che il 17 aprile era stata lesionata da una esplosione di una bombola del gas. Rimase gravemente ferito un uomo.

PRIMI RILIEVI - Regione e Comune hanno effettuato le prime visite alle strutture. Si escludono ufficialmente danni rilevanti. Si deve decidere se riaprire le scuole lunedì mattina.

LE PRIME TESTIMONIANZE - Alcuni dipendenti pubblici che hanno contattato Perugiatoday.it spiegano di aver sentito un forte boato e poi la scossa di terremoto che sarebbe durata almeno una trentina di secondi. Commercianti del centro storico ma anche molti residenti hanno deciso di restare fuori dalle proprie abitazioni.Intenso anche il traffico interno soprattutto perchè le famiglie stanno cercando di recuperare i figli dalle scuole cittadine.

PRIMA EMERGENZA -  E' stato istituito il centro operativo comunale, per la gestione della fase di prima emergenza, nel quale si stannosi stanno recando il coordinatore regionale dell’Area Ambiente, Territorio e Infrastrutture Diego Zurli, insieme al dirigente del Servizio Protezione Civile Sandro Costantini e altri tecnici regionali che opereranno in supporto alle strutture comunali.

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