rotate-mobile
Cronaca Città di Castello

Operazione Biancaneve in Altotevere, tanta coca e si ordinava via WhatsApp: cliente ha speso un tesoretto

Un vasto giro di spaccio è stato fatto saltare dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Città di Castello dopo mesi di appostamenti

La cocaina per l'Altotevere si ordinava tramite WhatsApp, in linguaggio in codice, si pagava in anticipo, si ritirava in luoghi come parcheggi dei grandi supermercati o davanti ad alcuni bar. Un vasto giro di spaccio che è stato fatto saltare dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Città di Castello dopo mesi di appostamenti. 

L’operazione, denominata “Biancaneve”, ha preso il via dall’arresto di un imprenditore quarantaseienne, originario di San Giustino e da tempo sotto osservazione, sorpreso insieme alla moglie a bordo della propria auto mentre trasportava, nascoste sotto il sedile ben 500 dosi. Nella perquisizione della sua abitazione, inoltre, sono stati rinvenuti 7mila euro in contanti (provento di spaccio), un bilancino di precisione, diverse sostanze da taglio e materiali per il confezionamento.

Nella rete è caduto anche un ventottenne di Città di Castello, sorpreso a spacciare davanti a un bar di periferia. Per sventare i controlli, lo spacciatore nascondeva le dosi di cocaina, già confezionate e pronte per la vendita, all’interno di una torcia elettrica.

Le Fiamme Gialle hanno ricostruito ben 230 episodi di spaccio e segnalato 13 persone alle prefetture di Perugia e di Arezzo, di età compresa tra i 29 e i 54 anni, in quanto assuntori di droga. Un cliente, seppur nel giro di pochi mesi, è arrivato a spendere oltre 10mila euro per l’acquisto della coca.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operazione Biancaneve in Altotevere, tanta coca e si ordinava via WhatsApp: cliente ha speso un tesoretto

PerugiaToday è in caricamento