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Cronaca

Orrore in Umbria, porta il bimbo di 2 anni morto in un supermercato. Ferite al collo e al torace. Per la Procura è omicidio: fermata la madre

Il fatto è avvenuto a Po' Bandino, una frazione di Città della Pieve. Tracce di sangue in un casolare abbandonato

E' entrata nel supemercato, portando in braccio il piccolo Alex già privo di vita, lo ha adagiato sul rullo trasportatore per le merci alla cassa ed ha chiesto in totale stato di confusione di essere aiutata. Ed è poi rimasta ferma, atterrita, per alcuni minuti finchè non sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Città della Pieve per portarla in Caserma. E' questo uno dei passaggi, ampiamenti ricostruiti grazie ai testimoni, di questo drammatico e misterioso omicidio che ha segnato la comunità di Po' Bandino, frazione di Città della Pieve. E' stato ucciso un bambino di 2 anni con diversi colpi sferrati da un coltello al collo, all'addome e al torace. Nulla hanno potuto fare i medici e paramedici del 118. Non si sa ancora - bisogna attendere gli esami post-mortem - se il piccolo era già deceduto da tempo o è spirato tra le braccia della donna di 43 anni, di passaporto ungherese, che lo ha portato nel supemercato nel tentativo di salvarlo. Ma questo è solo uno degli interrogativi irrisolti di questo assurdo, drammatico, spaventoso omicidio di una creatura di soli due anni. 

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La donna, va subito detto, o non ha voluto al momento spiegare quello che è successo o non è stata in grado di farlo per via del forte choc subito. Le sue versione, secondo quando si apprende, sono state varie, spesso in contraddizione, poco credibili. Sarà ascoltata di nuovo al Pm Manuela Comodi perchè tutto ruota, nel bene e nel male intorno a lei. Non è stato neanche chiarito perche la donna e Alex avevano raggiunto Città della Pieve visto che vivevano in una casa famiglia fuori regione. Chi era con loro? Chi li ha accompagnati? Altro mistero: dove si è consumato questo omicidio? La donna non risponde. Ma gli inquirenti - dopo aver a lungo ispezionato l'area del supermercato - hanno messo nel mirino un campo dove c'è anche un casolare abbandonato: trovate macchie di sangue, si è parlato anche del ritrovamento di un coltello ma non c'è nessuna conferma ufficiale. 

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Tra le ipotesi quella che il bambino possa essere stato ferito nel o davanti allo stabile e poi portato nel centro commerciale. I militari stanno verificando la presenza di altri parenti o conoscenti della donna. Accertamenti in corso sul padre del piccolo per verificare se effettivamente si trova all'estero. La 43enne è stata incriminata in quanto la sua versione, confusa, non è apparsa credibile. I fatti di sangue hanno sconvolto la comunità di Citta della Pieve, il sindaco Fausto Risini sta seguendo fin dal primo pomeriggio l'andamento della vicenda: "Una comunità senza parole. Aldilà dell'accertamento della verità giudiziale di cui si stanno occupando gli Enti preposti, l'intera Città della Pieve, scioccata e straziata, rivolge il suo pensiero al piccolo angelo di soli due anni che oggi ci ha tragicamente lasciato".

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