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Cronaca Città della Pieve

Città della Pieve, "Paga o ti distruggiamo il bar": uno dei due è l'ex della barista

Due ragazzi in manette per estorsione. I carabinieri piazzano la trappola e alla consegna dei soldi scattano le manette. Ecco tutta la storia

“O ci paghi, o ti distruggiamo il bar”. E, per evitare equivoci, siamo a Città della Pieve. In Umbria. Mercoledì 29 aprile, intorno alle 13, i carabinieri della città, a seguito di una denuncia presentata da una giovanissima barista del posto, hanno arrestato in flagranza, per il reato di estorsione in concorso, 2 giovani italiani disoccupati, entrambi residenti nella Provincia di Frosinone, M. A., 21enne e F. M., di 24 anni.

La ragazza, già martedì, aveva avuto un primo contatto con i carabinieri per denunciare una serie di atti persecutori compiuti nei suoi confronti da due coetanei, con uno dei quali, F. M., aveva avuto una relazione sentimentale. Dal racconto della giovane, gli investigatori avevano subito intuito di trovarsi davanti ad un palese caso di “stalking”, per cui avevano immediatamente iniziato a fare i primi accertamenti per “confezionare” un’informativa, che consentisse alla Procura di Terni di avere tutti gli elementi per vagliare la possibilità di applicare ai due una qualche misura cautelare.

Ieri mattina, invece, la situazione è precipitata e la giovane barista si è presentata in caserma per raccontare di aver ricevuto una serie di telefonate intimidatorie da parte dei due ragazzi, che l’avevano minacciata di distruggere il bar, dove lei lavora, se non avesse consegnato una certa somma di denaro.
Su consiglio dei carabinieri, la giovane ha accettato di pagare e ha dato appuntamento a M. A. e F. M. per l’ora di pranzo all’interno del bar. Puntuali, i due disoccupati, dopo un viaggio in treno sino a Chiusi, si sono presentati davanti al locale, nella centralissima Piazza Plebiscito di Città della Pieve, a bordo di un taxi, che tocca alla ragazza pagare.

A quel punto, però, la trappola è pronta. I militari dell’Arma in abiti civili sono posizionati all’interno e subito fuori dal bar. I carabinieri assistono allo scambio del denaro, si assicurano che il reato si sia realizzato, bloccano sulla soglia del bar i due giovani, li perquisiscono e li trovano in possesso della busta contenente i 250 euro, che erano stati consegnati dalla vittima.

Ai polsi dei due improvvisati estortori scattano le manette ed in un attimo vengono caricati nelle autovetture di servizio per essere portati in caserma, da dove, una volta ultimati ulteriori accertamenti, compilati i verbali e completate le consuete formalità, sono stati spedti al carcere di Terni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che nei prossimi giorni li sottoporrà all’interrogatorio di garanzia.

Ad aggravare sicuramente la posizione di F. M., l’unico dei due già gravato da precedenti per furto, l’ulteriore minaccia rivolta alla ragazza, nel momento in cui intascava i soldi, di tornare dopo pochi giorni per farsi consegnare altro denaro.

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