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Cronaca Città della Pieve

Bimbo ucciso: sangue sul passeggino e sul coltello. La madre portata in carcere a Capanne

Svolta nella notte: la donna ufficialmente indagata per omicidio. Il coltello era nella sua borsa

Fermata per omicidio la madre del piccolo Alex. Per la Procura di Perugia non c’è stata alcuna aggressione da parte di una terza persona. Sul passeggino e sul coltello trovate tracce di sangue. 

Bimbo ucciso, la foto del piccolo colpito a morte inviata sul cellulare del padre

Po’ Bandino, periferia di Città della Pieve, ha vissuto un dramma inconsueto per la placida campagna al confine tra Umbria e Toscana. La donna, 44 anni di nazionalità ungherese, senza fissa dimora, ha chiesto aiuto per per quel bimbo ferito mortalmente da diverse coltellate all’addome e al collo. Un coltello è stato poi rinvenuto dai Carabinieri in serata, con le tracce di sangue che riconducono al piccolo Alex, nella borsa della madre e non nel casolare dove sarebbe avvenuto l'omicidio. La donna adesso è in stato di fermo. Portata in caserma come persona informata sui fatti si ritrova adesso indagata per omicidio volontario aggravato. L’interrogatorio del sostituto procuratore Manuela Comodi è stato interrotto per nominare un avvocato alla donna ufficialmente accusata di omicidio. Tracce di sangue sono state trovate in un casolare poco distante. È lì che sarebbe avvenuto l’accoltellamento, secondo la Procura, ad opera della donna. La versione della difesa da un’aggressore, una terza persona, non regge in quanto la donna non ha riportato ferite.  

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Secondo quanto ricostruito la donna è entrata con il piccolo Alex nel supermercato e ne ha appoggiato il corpo sul nastro trasportatore della cassa, chiedendo aiuto. Il piccolo non respirava già più e il sangue era dappertutto sui suoi vestitini. Poco lontano, in mezzo all’erba, il passeggino richiuso, con chiazze di sangue.

La donna, in evidente stato di choc, ha risposto alle domande del pm, ma non ha ammesso gesti di violenza. Eppure, adesso, dopo il delitto, c’è chi in paese afferma di aver visto la donna comportarsi con violenza nei confronti del bimbo il giorno precedente. Avrebbe strattonato e rimproverato Alex per strada, con violenza, tanto che qualcuno avrebbe chiamato i Carabinieri.

La madre del piccolo sarebbe residente nel Lazio, ma da qualche giorno vivrebbe a Chiusi, ospite di una casa famiglia. Il padre del bimbo ucciso vive in Ungheria.

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