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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

Agli arresti domiciliari erba da spacciare e pistola "clandestina"

Un piccolo boss della malavita dell'Altotevere è stato di nuovo arrestato dai carabinieri dopo che da tempo lo tenevano d'occhio per un giro di droga e anche furti in appartamento

Detenzione di arma clandestina, ricettazione e detenzione di stupefacenti. Con queste pesanti accuse un pluripregiudicato italiano è stato arrestato il 5 marzo dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Città di Castello. C.G., 45anni, da alcuni mesi era agli arresti domiciliari presso la sua abitazione nel centro di Città di Castello. La misura cautelare era stata adottata in seguito ad un altro arresto, effettuato ad aprile 2012, sempre ad opera dei Carabinieri. In quell’occasione, durante una perquisizione, l’uomo fu trovato in possesso di un fucile semiautomatico di provenienza furtiva ed alcuni grammi di stupefacente.

L’uomo, compreso che i militari questa volta non si erano presentati per i soliti controlli, ha tentato di impedire il loro ingresso in casa sbarrandogli la porta. Il tentativo è ovviamente andato a vuoto ed i Carabinieri hanno fatto irruzione prima che C.G. riuscisse a liberarsi della droga. Nel corso delle operazioni, in una scatola di scarpe, i militari hanno rinvenuto e sequestrato diversi involucri contenenti complessivamente oltre 200 grammi di marijuana, nonché un bilancino elettronico di precisione.

Oltre allo stupefacente i Carabinieri hanno  sequestrato una pistola BERETTA cal.7.65, completa di munizionamento, con matricola abrasa, perfettamente funzionante. Le indagini dei militari sono adesso rivolte ad accertare la provenienza dell’arma. Non si esclude che possa essere stata rubata nel corso di un furto in appartamento verificatosi recentemente in alto Tevere.

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