rotate-mobile
Cronaca

Cinese morta al lago, trovati nuovi indizi sul computer dell'operaio

Lei si era fidata ciecamente di quell'uomo che le aveva scritto in chat. Poi il drammatico episodio. Adesso si indaga l'ultima persona che ha visto la giovane 19enne

L’aveva portata al lago Trasimeno con la scusa di passare qualche momento insieme. Lei si era fidata, nonostante quell’uomo l’avesse agganciata in chat. Poi quel mix letale di Mdma e alcol che, come appurò l’autopsia, le costò la vita. A morire in quella drammatica serata d’estate del 2013 scorso, Cheng Shang, la cinese arrivata a Perugia per studiare storia dell’arte.

A vederla, invece, per l’ultima volta, il fiorentino 37enne. E sono proprio i nuovi sviluppi delle indagini (titolare il pm Massimo Casucci) che sembrano incastrare l’operaio, tutti elementi che approderanno  nella prossima udienza preliminare del 27 gennaio prossimo. L’uomo dovrà rispondere davanti al gup Brutti al di omissione di soccorso, occultamento di cadavere e morte come conseguenza di altro delitto. 

La difesa porta avanti la teoria che l’uomo era solito agganciare le proprie prede su internet sempre con la stessa tecnica. L’uomo poi stordiva le vittime tramite l’uso di stupefacenti per raggiungere il proprio obiettivo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinese morta al lago, trovati nuovi indizi sul computer dell'operaio

PerugiaToday è in caricamento