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Cronaca

Sbranati sul Monte Peglia mucche e cavalli, gli agricoltori chiedono la caccia al lupo umbro

Non c'è certezza che gli attacchi al bestiamo - registrati in questi anni - siano opera del "ritrovato" lupo dell'Appenino data la presenza di branchi di cani fuori controllo. Ma la Cia ha chiesto ufficialmente un piano di contenimento dei lupi: ovvero di ucciderli tramite dei selezionatori

Si scrive piano di contenimento ma si legge, data l'esperienza in tutto il Paese, autorizzare una caccia di selezione del presunto animale più pericoloso della fauna selvatica dell'Umbria. Ieri come oggi per molti il nemico è ancora il lupo umbro che è tornano a colonizzare tutto il territorio dagli anni 80 dopo la reintroduzione di alcuni esemplari provenienti dall'Abruzzo. La richiesta ufficiale di cacciare (in maniera mirata) anche il lupo arriva direttamente dala Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) che ha denunciato l'ennesimo attacco presunto (la maggior parte sono portati avanti da cani abbandonati che si sono radunati in branchi) agli allevamenti. Nella zona del Monte Peglia sono stati sbranati alcuni bovini di razza Chianina, un cavallo e diverse pecore.

"Le aziende interessate sono le stesse già pesantemente attaccate nei mesi scorsi ed ora rischiano seriamente la chiusura essendo prevedibile un’accentuazione del fenomeno con l’approssimarsi della stagione più fredda" ha scritto il presidente della Cia Brugnoni “Non possiamo continuare a lasciare le imprese agricole e zootecniche in balìa degli animali selvatici; tanto più quelle fortemente impegnate per realizzare produzioni di grande qualità ed operanti in zone marginali e svantaggiate". La Cia chiede i legittimi risarcimenti per il bestiame sbranato da parte della Regione e della Provincia, ma non si limita a questo: "Serve al più presto un piano straordinario di contenimento dei selvatici che, nel caso dei lupi e dei cinghiali, sono ormai diventati un vero e proprio flagello per la nostra agricoltura e per la zootecnia, peraltro già alle prese con una crisi senza precedenti”.

Il piano di contenimento per il cinghiale già esiste da anni, ma quello per il Lupo - animale protetto - ancora no. Una proposta su cui si dovranno pronunciare le istituzione. E sarebbe paradossale se passasse in Provincia di Perugia dove l'amministrazione si è opposta al piano regionale di contenimento dello scoiattolo grigio - alloctono - che sta prendendo il posto di quello rosso tradizionale. Il lupo dell'appennino tra l'altro sta diventando un'attrattiva per turisti e naturalisti di tutto il Paese. Non a caso il video del lupo di Gualdo Tadino che corre in mezzo alla neve ha fatto impazzire il web. Ucciderlo sarebbe una doppia bestialità. Nel senso dell'uomo e non certo dell'animale. Eh già da tempo però "anonimi" stanno facendo strage di lupi con polpette avvelenate lasciate volutamente sui sentieri di montagna. Qualcuno evidentemente interessato allo sterminio non per proteggere la nonnina della favola ma altri interessi più personali.

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