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Cronaca

Si faceva il giro delle chiese di Assisi per "pescare" negli offertori: preso il "ladro di offerte"

I frati avevano notato un forte calo di donazioni nonostante un flusso costante di fedeli. Da qui il ricorso alla video-sorveglianza

Era diverso tempo che i frati di un affollato Santuario Francescano di Assisi avevano notato un considerevole calo del denaro contenuto nelle cassette delle offerte nonostante la costante generosità dei fedeli. I frati allora hanno voluto vedere le registrazioni delle telecamere pensando che in azione ci fosse qualche ladro. L'intuizione era quella giusta: hanno così notato la presenza di un individuo che, nei
momenti salienti delle cerimonie religiose, armeggiava sulle cassette delleofferte proprio quando fedeli e celebranti erano raccolti in preghiera.

Le riprese del soggetto venivano estrapolate e fornite alla Polizia Municipale che, grazie alla tecnologia digitale, le elaborava riuscendo a dettagliare tutte le caratteristiche fisiche, somatiche e e persino la carratteristica camminata del ladro. Tutta la documentazione è stata passata anche alla Polizia. 

A quel punto è scattata la caccia al "Ladro di offerte". Qualche giorno dopo essere partita l'operazione due agenti della Polizia Municipale, hanno notato un individuo, perfettamente somigliante alle descrizioni, entrare nella Chiesa Nuova e per questo hanno dato subito l’allarme. Poco dopo, l’uomo all’uscita dal luogo di culto, dove sicuramente non si era recato per pregare, si è trovato di fronte agli agenti della Polizia Municipale che per chiarire cosa fosse accaduto lo hanno accompagnato al vicino commissariato.  

Si tratta di P.O., cinquantaseienne bastiolo ed ha ammesso le proprie responsabilità spiegando che da tempo faceva il giro delle principali chiese e Basiliche di Assisi per prelevare le offerte dei fedeli dalle cassette. Il bastiolo consegnava anche l’attrezzatura che utilizzava, costituita da nastri, cartoncini e biadesivo, con cui abilmente prelevava il denaro depositato per opere di bene dai fedeli. La collaborazione con le forze dell'ordine non gli ha evitato sia una denuncia in stato di libertà per furto pluriaggravato e continuato che imposto il divieto di ritorno ad Assisi per tre anni.

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