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Cronaca Elce

Elce: la storia della chiesa di San Donato, il suo legame con Braccio Fortebraccio e i nuovi interventi di restauro

La storia del nome della parrocchia si richiama all’epoca di Braccio. Infatti San Donato era la chiesa dove fu battezzato l’uomo d’arme, oggi tornato in auge

Chiesa di San Donato all’Elce: interventi di ripristino. Restaurato il fonte battesimale, opera dello scultore perugino Artemio Giovagnoni. Il parroco, don Luca Bartoccini, ha sollecitato l’operazione, consistente nella chiusura di fessure che impedivano l’utilizzo dell’artistico fonte.

Altre operazioni sono in fase di esecuzione: prima fra tutte l’inversione dell’apertura dei due portoni, e della porticina laterale, che finora si aprivano verso l’interno. A operazione conclusa, si schiuderanno a spinta verso l’esterno. Questo per adeguarsi alle norme di sicurezza che impongono determinati standard di sicurezza.

La chiesa di San Donato è, peraltro, un vero scrigno d’arte. Contiene, infatti, ben quattro opere di Giovagnoni: oltre al fonte, i due pannelli laterali e il crocifisso. Le pareti laterali sono punteggiate dalla Via Crucis del pittore perugino  Manlio Bacosi.

La storia del “titolo” (ossia il nome della parrocchia) si richiama all’epoca di Braccio. Infatti San Donato era la chiesa dove fu battezzato l’uomo d’arme, oggi tornato in auge. La chiesa era allora situata in via Ulisse Rocchi, nell’edificio dove era attiva, fino a qualche anno fa, la nota “pizzeria del Baffo”. La struttura a capanna della costruzione ne ricorda la natura originaria. Quando la chiesa fu destinata ad altri utilizzi, il titolo passò all’attuale parrocchia dell’Elce

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