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Cronaca

Quella tipografia artigiana di via Fratti si trasferisce lontano dall’acropoli. Era attiva dal lontano 1955, oltre 65 anni di onorato servizio

Quella tipografia artigiana di via Fratti si trasferisce fuori dall’acropoli. Era attiva dal lontano 1955: oltre 65 anni di onorato servizio. Era stata fondata da Alberto Crescentini, zio dell’attuale titolare Riccardo Feligioni.

Dispone di ben tre ingressi: uno sulla piazzetta restrostante la Fontana di Angelini, in via Maestà delle Volte, e due lungo via Fratti, fra la casa-torre e l’auditorium di Santa Cecilia.

Dice Riccardo: “Ci hanno convinto ragioni logistiche e di opportunità”.

Quali?

“Ad esempio, portare qui i materiali era diventato un problema. Con quel che pesa la carta, eravamo costretti a caricarla sulla nostra auto, in quanto ai furgoni è spesso impedito l’accesso all’acropoli. Una faticata che non le dico!”.

E poi?

“Pensi che con lo spopolamento del centro storico e il fatto che eravamo un po’ nascosti, in una strada in forte pendenza, addirittura i residenti di prossimità ignoravano la nostra esistenza”.

Altro?

“L’immobile è stato venduto e ne verranno ricavati due appartamenti. Dunque dovevamo necessariamente spostarci”.

In materia di riproduzioni d’arte avete alle spalle una tradizione di rango, vero?

“Sono stati e sono nostri clienti artisti di chiara fama per farci realizzare riproduzioni d’eccellenza”.

Qualche nome?

“Bruno Orfei, Iefro, Abbozzo, Venanti… e tanti altri che sono poi diventati amici”.

Quale il vostro percorso professionale?

“Come può vedere dai cassetti di materiale, abbiamo cominciato con le lettere di piombo e le pinzette”.

Poi?

“Poi abbiamo seguito l’evoluzione tecnologica: lito, computer, digitale”.

Con quali strumenti?

“Alla fine degli anni Ottanta, coi Mac che costavano la bella somma di 10 milioni!”

Quale la vostra scuola?

“Ci siamo formati sul campo, misurandoci coi problemi. Realizzando tutta la gamma del commerciale: dépliant, inviti, biglietti da visita, brochure. Insomma: tutto quello che c’è da fare”.

Oggi chi sono i vostri clienti?

“Facciamo manifesti, brochure e programmi per il Teatro Stabile dell’Umbria, lavoriamo per la Curia, per Cinegatti con programmi, manifesti, compresa la programmazione estiva del Frontone”.

In quanti siete?

“Siamo stati anche una decina, qui dentro. Ora siamo rimasti in due e facciamo tutto da soli: dalla grafica alla stampa”

Dove vi spostate?

“In fondo a via dei Filosofi, poco sopra il semaforo”.

Vi dispiace lasciare il Centro?

“Un po’ sì. Resta un filo di amarezza. Tanti giorni di lavoro, impegno, amicizia non si cancellano con un colpo di spugna”.

Che dire? Auguri di buon lavoro nella nuova sede.

P. S. In questa tipografia ha lavorato per anni il poeta perugino Nello Cicuti. Che dice: “In quel luogo mi sono formato culturalmente e umanamente. Posso dire che è stata la mia Università”.

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