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Cronaca Centro Storico

Pugno duro contro la 'desertificazione' del centro, nasce il comitato dei commercianti: "Facciamo tornare i perugini"

Prima mossa: chiedere che l'accessibilità al centro storico sia aperta e fruibile per tutti h24. Nominati i delegati dei punti strategici del centro per dialogare con le Istituzioni e farsi portavoce delle istanze dei commercianti

Di saracinesce abbassate in centro storico ne abbiamo parlato. L'ultima chiusura, in ordine di tempo, è quella avvenuta in via Bonazzi a gennaio, dove uno dei tre punti vendita della cioccolateria  Augusta Perusia ha cessato la propria permanenza. Ma abbiamo raccontato anche di altre realtà, spesso giovanili, che proprio nell'acropoli e dintorni hanno deciso di tornare a reinvestire. Eppure non basta se un folto gruppo di commercianti ha deciso di riunirsi per dare vita a un comitato che possa relazionarsi con le istituzioni e chiedere soluzioni in tempi utili a non far chiudere altre attività.

Al motto "più siamo, più ci ascolteranno", è nato il comitato dei commercianti perugini per far fronte alle varie emergenze di chi è costretto a fare i conti con un progressivo calo di clientela e con delle politiche che non favorirebbero a - detta loro - l'interesse dei cittadini. Animato il dibattito che ha preso forma tra polemiche, pasionari e risoluti, cercando di andare oltre le annali discussioni dei centri commerciali che hanno "impoverito" le realtà del centro storico e dell'avanzare dell'e-commerce, ovvero di coloro che con un click possono comprare senza muoversi da casa. Quale, allora, la soluzione? "Il problema - prende parola uno dei commercianti - non è come arrivare a Perugia, ma perchè venirci". E su questo  si è trovato un punto d'accordo: rendere attrattivo il centro storico, togliere le ragnatele dagli spazi che generalmente non vengono usati se non in rare occasioni e dare al cittadino la possibilità di venire in centro quando vuole: in sintesi basta Ztl e apertura 24 ore su 24 degli accessi al centro storico della città.

A dare man forte alle richieste dei commercianti, anche una raccolta firme (a cui fanno capo, ad oggi, oltre duecento adesioni tra residenti del centro e commercianti) da portare all'attenzione del sindaco Andrea Romizi con specifiche richieste: "Risulta scontato dire che la situazione nella quale verte il centro storico è drammatica, ma è giusto che gli ancora ignari cittadini e le varie amministrazioni pubbliche sappiano che la nostra città muore sotto i nostri occhi". Nella lettera che annuncia la raccolta firme si evidenzia come "Il centro storico è diventato un fantasma, cittadini, lavoratori e e turisti faticano a salire in centro lamentando i costi troppo alti dei parcheggi". Ma non solo. "E' necessario creare eventi che portino le persone, di tutte le età e di tutti i generi, ad avere piacere nel salire in centro e far ritrovare, più di ogni altra cosa, l'amore per Perugia". 

Il fulcro della questione, per iniziare, è l'accessibilità del centro storico. "Il centro va aperto a chiunque abbia necessità, voglia e bisogno di salire". Intanto, per cercare confronti diretti e rendersi portavoce delle istanze dei commercianti, sono stati nominati i delegati del neonato comitato per ogni zona del centro storico: Stefano Galli per via Baglioni, Simone Ragni per via dei Priori, Marco Pedercini per via Oberdan, Nadia Pagana per piazza IV Novembre, Tommaso Brunelli per Piazza Matteotti, Giovanna Vinti per Piazza Italia e Paolo Mariotti coordinatore dei delegati. "L'apertura della Ztl sarebbe vitale per il centro storico, anche solo per il transito". Ma la partita è aperta e l'imperativo è far tornare il centro cittadino un luogo di interesse per famiglie, bambini, giovani e turisti.

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