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Cronaca Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

Centro, cadono tutti i vincoli: sì a megastore e grande distribuzione

Il consiglio comunale - voto compatto della maggioranza mentre voto contrario del centrodestra - ha approvato la modifica dei vincoli commerciali Corso Vannucci, Piazza IV Novembre e Piazza della Repubblica

Il Consiglio comunale di Perugia, con il voto stavolta compatto della maggioranza di centrosinistra (Prc allineato), ha cancellato il vincolo che fino ad oggi aveva reso impossibile la realizzazione di grandi strutture commerciali per la vendita di abbigliamento, accessori di questo settore, biancheria intima, calzature e articoli in pelle e in cuoio lungo Corso Vannucci, Piazza IV Novembre e Piazza della Repubblica. Stiamo parlando, ovviamente, di grandi catene che necessitano di spazi modello outlet di periferia.

L'unico vincolo che invece resta in piedi è quello relativo al blocco di supermercati "spaziali" di prodotti alimentari. “Abbiamo approvato - ha spiegato in aula il vice-sindaco Nilo Arcudi - per il momento solamente un ambito di intervento contenuto nel quadro strategico di valorizzazione, che rappresenta un altro strumento necessario ed urgente per rilanciare con forza il nostro centro, per il quale l’Amministrazione sta facendo molto sotto i profili della sicurezza, della cultura, della residenzialità, ecc. Sappiamo tutti che nell’acropoli ci sono molti spazi vuoti e troppe saracinesche abbassate: su questo vogliamo intervenire dando risposte alla città, con strumenti di buon senso”.

La svolta dei grandi centri commerciali non è piaciuta alla minoranza che avrebbe voluto puntare più su politiche per incrementare i residenti e l'accessibilità nell'acropoli. "“Credo che non serva a nulla aprire ulteriori attività commerciali - ha spiegato il capogruppo Perugia di Tutti, Teresa Bellezza - nel centro storico, se ad esse non si accompagna una politica tesa ad incrementare la residenzialità ed ad accrescere la vivibilità dell’acropoli. Serve, in sostanza, una politica complessiva per il centro storico, il cui abbandono è stato favorito dall’eccessivo proliferare di centri commerciali nelle periferie”. Dall'amministrazione comunale si spiega che al di là di questo provvedimento non ci sono certezze sui futuri investitori e marchi. 

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