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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

MOVIDA Licenze per aprire locali da ballo in centro: i paletti per chi investe

Alla fine è arrivato il sì del Consiglio comunale che con 21 voti ha accolto la proposta del consigliere del Pd Tommaso Bori. La futura amministrazione dovrà tenere conto della richiesta di modifiche al Piano economico del centro storico

Nella prossima legislatura comunale - che partirà dopo il voto del 25 maggio - Palazzo dei Priori sarà chiamato a rivedere il il Piano Economico Commerciale del Centro Storico che al momento vieta il ritorno nell'acropoli di locali per la musica dal vivo e anche sale da ballo. All'ultimo tuffo - della legislatura - è passata la proposta del consigliere comunale del Pd Tommaso Bori che prevede, seppur con parametri ferri, il ritorno dei mitici disco-pub o piccole disco in centro storico. I voti a favore sono stati 21 e i 4 rappresentanti dell'opposizione si sono astenuti.

La proposta avallata chiede di "aprire o trasferire in acropoli locali che possano avere la licenza di pubblico spettacolo anche per attività connesse al ballo". Il compromesso per non creare problemi ai residenti è semplice: il futuro locale dovrà essere rigorosamente insonorizzato e all'uscita ci dovrà essere personale pagato dall'attività per evitare rumori e "raduni" di giovani sul modello bivacchi.

Si prevede anche l’introduzione, di intesa con i gestori, di regole di comportamento chiare e di gestione dei locali pubblici con una apposita “patente a punti” sulla scorta delle iniziative adottate in altri Comuni come Torino, Firenze , Bari e Brescia. Se si commettono irregolarità progressivamente si rischia di perdere la licenza. Una buona iniziativa per una città che vuole tornare ad essere fulcro della vita universitaria e anche in linea con le grandi capitali culturali e del buon vivere di stampo europeo. 

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