rotate-mobile
Cronaca

Famiglie in ginocchio, tantissime non hanno i soldi per comprare i libri ai figli

Un quadro drammatico quello dipinto dalla Diocesi di Perugia, sempre più sommersa dalle richieste d'aiuto delle persone in difficoltà. Ma nella disgrazia, anche tanti gesti nobili

Sono sempre più le famiglie messe in ginocchio dalla crisi economica e che non riescono a far fronte alle innumerevoli spese. Disperate, non resta loro che chiedere aiuto al  Centro di Ascolto della Caritas diocesana di Perugia. Sono, infatti, sempre più le madri che si rivolgono al “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza”, perché non riescono a pagare i libri dei figli.

Ma l’emergenza povertà non si ferma qui, sono infatti sempre più le persone che nel capoluogo umbro che, non avendo niente da mangiare, implorano “con le lacrime agli occhi”, come raccontano i volontari, per un po’ di riso, farina o zucchero.

Le storie del centro di Ascolto sono fatte di disperazione e povertà,  ma anche di fede, speranza e carità pregne di tanta dignità umana. “Il grande insegnamento di questa difficile situazione – commenta Stella Cerasa, assistente sociale e responsabile del Centro di Ascolto – è che quando le persone vengono aiutate, sono loro stesse a chiedere di poter aiutare qualcun altro. Una ragazza, di recente, è venuta a chiedere un contributo per pagare le utenze domestiche e quando le è stato chiesto se aveva bisogno anche di viveri, ha risposto: “coltivo un orto”. Questa ragazza, dopo pochi giorni, è ritornata al Centro di Ascolto portando con sé una cassetta con ortaggi del suo orto per offrirli agli ospiti del “Villaggio della Carità”

Nonostante le difficoltà che queste persone sono obbligate ogni giorno ad affrontare, non mancano però i gesti di generosità. Questa è la storia di un uomo,  ospite del Punto Ristoro Sociale “San Lorenzo”, la Mensa attivata dal Comune e dalla Caritas di Perugia quasi sei anni fa nello storico quartiere del Carmine, in pieno centro. Sapendo che un altro ospite della Mensa “San Lorenzo” si era ammalato, quest’uomo disoccupato si è offerto di portargli a casa il pasto ogni giorno. Ha risposto agli operatori Caritas, che l’hanno ringraziato per quanto faceva, dicendo loro: “Sono io che ringrazio voi, perché la perdita del lavoro e le difficoltà economiche mi avevano fatto chiudere in me stesso”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Famiglie in ginocchio, tantissime non hanno i soldi per comprare i libri ai figli

PerugiaToday è in caricamento