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Cronaca località Cenerente

Duplice omicidio Cenerente, chiesta pena esemplare per l'assassino: "Ergastolo"

Si è tenuta oggi, 23 ottobre, la requisitoria del pm Claudio Cicchella che ha chiesto una pena esemplare per Alfons Gjergji, l'albanese ritenuto, insieme a Ndreck Laska e Artan Gioka, l'assassino di Maria Raffaelli e Sergio Scoscia

Lui si è sempre professato innocente, dichiarando di non c’entrarci nulla con questo omicidio. A pensarla differente è però l’accusa. Il Pubblico ministero Claudio Cicchella ha, infatti chiesto l’ergastolo e l’isolamento diurno per un anno  per Alfons Gjergji, l’albanese ritenuto, insieme a Ndreck Laska e  Artan Gioka, l’assassino di Maria Raffaelli e Sergio Scoscia, la madre e figlio brutalmente uccisi durante una rapina nella villetta di Cenerente. A chiedere il risarcimento di 150mila euro è stato invece il Comune di Perugia, costituitosi parte civile insieme alla sorelle di Sergio Scoscia che ha chiesto 800mila euro di risarcimento, mentre il nipote 600mila.

Oggi nell’aula degli affreschi il pm Chicchella ha fatto una lunga requisitoria, durante la quale ha ripercorso quella tragica notte di sangue e crudeltà. Secondo l’Accusa Alfons sarebbe, infatti, complice del duplice omicidio. Venuto appositamente da Roma, dove viveva con la ex fidanzata, per compiere il drammatico gesto. Era lui, come ha detto il pm, “l’esperto” dei furti. Chicchella, scandisce le ore, mettendo in risalto ogni minimo particolare, davanti alla corte d’Assise presieduta dal giudice Mautone.

Il pomeriggio del 5 aprile 2012 andò a fare un sopralluogo insieme ai suoi complici fuori dal casolare, entrando in azione la notte stessa. “Sono troppo discordanti le versioni dei tre - ha dichiarato il Pubblico ministero in aula - nessuna combacia fra loro”. Se, infatti, Gjergji dichiara di non aver mai messo piede in quella casa e di non avere nulla a che fare con la morte Maria Raffaelli e Sergio Scoscia, Laska e Gioka hanno dato invece una versione completamente differente, affermando che fu proprio Alfons Gjergji a uccidere i due perché ubriaco. Una versione, quest’ultima, considerata un vero e proprio complotto dall’imputato, convinto del fatto che Laska abbia convinto a suon di cazzotti Gioka a incolpare proprio lui.

In base alla versione data, infatti, da Gjergji, lui avrebbe aspettato i due assassini in auto, addormentandosi mentre loro stavano compiendo il furto e uccidendo brutalmente madre i figlio. Poi avrebbe accompagnato Laska e Roma e lo avrebbe ospitato a casa sua, comprandogli il giorno stesso un biglietto per fare ritorno in Albania. Una versione, però, che secondo l’Accusa non regge, convinta del fatto che l’imputato si sia macchiato del reato di duplice omicidio.

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