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Cronaca

"Cena e sponsorizzazioni in cambio dell'appalto": dopo 9 anni manager assolti dall'accusa di corruzione

La sentenza della Corte d'appello di Perugia ribalta quella di primo grado

La Corte d’Appello di Perugia ha assolto  Luca Tramannoni, amministratore delegato della Cpm Gestioni Termiche, società maceratese che opera nel settore delle forniture energetiche, e il dirigente Massimiliano Sanzogni perché “il fatto non sussiste”. Erano accusati di corruzione e turbativa d’asta.

Una sentenza che ribalta totalmente la decisione di primo grado del Tribunale di Terni che li aveva condannati a tre anni di reclusione. I fatti contestati erano relativi a una gara di appalto, svoltasi nel 2014, per la fornitura di servizi di riscaldamento al Comune di Montecastrilli.

Secondo l’accusa, la gara sarebbe stata inquinata dalla Cmp risultata poi vincitrice, con la promessa di una cena e della largizione di alcune sponsorizzazioni per eventi locali.

Per la difesa, invece, la cena, avvenuta a distanza di un anno dal termine della gara per festeggiare la conclusione dei lavori effettuati, non era in alcun modo da considerare come una ricompensa illecita per i commissari. Quanto alle sponsorizzazioni, non si è raggiunta alcuna prova della loro consistenza né per quali eventi sarebbero state fatte.

In appello, il pubblico ministero Claudio Cicchella, aveva chiesto la conferma della sentenza del tribunale ternano. Ha prevalso invece la linea difensiva, sostenuta in questa occasione dal professor David Brunelli dello studio legale Brunelli, che ha convinto la Corte a riformare la precedente condanna e a pronunciare l’assoluzione degli imputati con la formula “il fatto non sussiste”.

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