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Cronaca

Con la cena anti-spaccio un nuovo inizio: "I pusher non sono spariti ma Perugia ora lotta"

La cena davanti al Duomo è stato un grande successo ma ha anche attirato diverse critiche. Ma nessuna ha mai pensato che potesse far sparire i pusher per magia. L'analisi dell'ideatore Tommaso Morettini: "Si tratta di un nuovo inizio per riprendersi la città"

La cena anti-spaccio è stato un successo. Il messaggio è passato: bisogna lavorare per riprendersi gli angoli della città che sono stati invasi dal degrado, dallo spaccio e dai clan della droga che cercano di cacciare tutti per meglio accogliere i tantissimi clienti in cerca di una dose.

Non sono mancate le critiche sui social: molte strumentali, altrettante di natura politica (il cambio del sindaco a Palazzo dei Priori non è stato indolore) e altre che si concentrano sul fatto che sia stato un evento troppo borghese (?). Ma a tutti questi ha risposto, indirettamente, Tommaso Morettini che è stato tra gli ideatori dell'evento che ha ammesso che una cena non cacella la piaga degli spacciatori ma segna un nuovo inizio. ECCO IL SUO INTERVENTO

di Tommaso Morettini* Perugia non è la Capitale della Droga

E' andata bene, è stato bello, difficile, ma grazie ai ristoratori che hanno aderito, grazie alla Curia, al Comune di Perugia, alle Forze dell'Ordine, ieri sera è stata una bellissima serata, simbolica, non risolutiva, non poteva e non doveva esserlo, avremmo trovato dopo anni di problemi, la soluzione. No, mi spiace, ma il pusher, o i pusher, appena abbiamo liberato il NOSTRO, territorio è tornato a commerciare tranquillamente. 

Qualcuno di voi pensava che la cena facesse sparire come per magia i pusher ed i tossicodipendenti? Mi auguro di no, la cena ha un significato che può e deve essere solo che l'inizio. Ieri sera, tra organizzatori, e partecipanti, abbiamo toccato con mano che possiamo e dobbiamo riconquistare i nostri spazi, perchè sono nostri, dei nostri figli , dei nostri nipoti. Non abbiamo mai avuto la pretesa e mai l'avremo, né io, né Gianluca Papalini , unitamente al Direttivo dell'Associazione che ‪#‎seisettembresanlorenzo‬, avrebbe cancellato il problema droga su quella Piazza. 

Andiamo oltre, cerchiamo di leggere il messaggio che doveva passare e che fortunatamente è passato, la città va riconquistata, il centro va vissuto. I bambini sotto Le Logge di Braccio sono l'istantanea di quello che abbiamo organizzato e condiviso con tutta la città. Loro sono l'emblema di una riconquista, loro giocavano con il Gruppo Scout Perugia 1, dove abitualmente stazionano i consumatori di droga e non solo. Loro hanno vinto. Vi ringrazio a nome di tutti, a presto Tommaso.

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