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Cronaca Assisi

Cavallina albina nata ad Assisi, in Europa esiste solo lei: le bellezze dell'Umbria

Sono ormai settimane che Maurizio Silvestrelli, ordinario di Zootecnia generale e miglioramento genetico presso la facoltà di Medicina veterinaria dell'Università degli studi di Perugia, sta studiando il bellissimo esemplare

È unica nel suo genere, a dirlo sono le ricerche svolte dallo staff del professor Maurizio Silvestrelli, ordinario di Zootecnia generale e miglioramento genetico presso la facoltà di Medicina veterinaria dell'Università degli studi di Perugia e direttore del Centro di studio del cavallo sportivo.

Da settimane sta, infatti, studiando la cavallina albina della razza del trottatore italiano, nata in Umbria e corteggiata come una star dagli ippodromi che la vogliono in pista per una passerella

Silvestrelli ha spiegato che la puledra “è un caso raro e unico nella razza del trottatore italiano. I cavalli bianchi nascono, raramente, in tutte le razze, ma, per i trottatori, a livello internazionale sono riportati solo due casi nello Standardbred americano: una femmina nata nel 1998 in Ontario (Canada) ed un maschio nato il 6 maggio 2012 nel New Jersey (Usa)".
 
Per conoscere il nome della cavallina albina (scelto dal francescano padre Danilo Reverberi), figlia di trottatori di tutto rispetto, come Melodiass e Gruccione Jet, bisognerà attendere la presentazione, il prossimo 8 settembre, del libro "La scuderia dei miracoli" (Futura edizioni) di Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi.

Per ciò che concerne le scoperte scintifiche, Silvestrelli ha spiegato che “la definizione di bianco, nel cavallo è molto spesso utilizzata in maniera errata in quanto, nella stragrande maggioranza dei casi, viene comunemente definito bianco un cavallo che in realtà è grigio. Il cavallo bianco invece nasce con cute depigmentata (rosa), pelo bianco ed occhi chiari (azzurri o nocciola)".

Nel caso però della cavallina di proprietà dell'allevamento di Sergio Carfagna, Silvestrelli ha spiegato che il gene candidato ad essere il responsabile del colore del mantello è il Kit. I ricercatori del Centro di studio del cavallo sportivo stanno testando le diverse mutazioni utilizzando le innovative tecniche
molecolari che richiedono la massima precisione ed attenzione e comportano quindi tempi piuttosto lunghi.
   

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