Caso Suarez, il Riesame conferma la sospensione per l'ex direttore generale della Stranieri
La difesa di Olivieri attende le motivazioni: "Vauteremo il ricorso in Cassazione"
L'ex direttore generale dell'Università per stranieri, Simone Olivieri, rimane sospeso. Il tribunale del Riesame (Narducci, Avella, Avenoso), al termine dell'udienza in via telematica, ha deciso di confermare il provvedimento cautelare con cui il gip, il 4 dicembre, ha sospeso per 8 mesi l'ex dg, l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, e i professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca. Per quest'ultimo, dopo l'interrogatorio di garanzia, la misura era stata revocata.
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Il provvedimento era stato richiesto dalla Procura di Perugia in seguito all'evoluzione delle indagini sul presunto esame farsa sostenuto il 19 settembre dal calciatore, allora del Barcellona, Luis Suarez. L'attaccante doveva conseguire il certificato B1 in Italiano per poter ottenere la cittadinanza italiana, una circostanza che sarebbe stata determinante per il suo passaggio alla Juventus (da comunitario piuttosto che extracomunitario).
Le indagini e gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di finanza hanno dato sostanza, tanto da accordare la misura cautelare, all'ipotesi dell'accusa che contesta agli indagati di aver organizzato un esame su misura per il calciatore, affinché il superamento fosse certo. Un esame di cui domande e risposte sarebbero state condivise e concordate in anticipo con il candidato, uscito dall'aula d'esame dopo neanche un quarto d'ora e subito risalito nel taxi con cui era arrivato dall'aeroporto.
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Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a gestire la prova "aggiustata" sarebbe stato proprio Olivieri, in contatto in particolare con l'avvocato della Juve Maria Torre, anche lei indagata, per definire i particolari di un test che doveva essere organizzato in fretta e in furia per rientrare nei tempi del calciomercato. Forse, ipotizza la Procura sulla scorta delle intercettazioni, il primo atto di una collaborazione duratura, vantaggiosa per la Stranieri soprattutto in termini di immagine.
Pochi concitati giorni, quelli dai primi contatti allo svolgimento della prova, nei quali gli inquirenti registrano anche il cambiamento di orientamento della società bianconera, quasi un graduale distanziamento dall'iniziale presunta combutta, dovuto, sempre per gli inquirenti, alla scoperta dell'indagine in corso, forse con il contributo di una talpa.
Ma nel merito della ricostruzione dei fatti da parte dell'accusa, oggi non si è entrato. Il difensore di Olivieri, l'avvocato Francesco Falcinelli, ha sostenuto la non necessità della misura cautelare, in particolare ritenendo impossibile il ripetersi del reato (rivelazione e falso) in quanto la contestazione è relativa a un episodio eccezionale e circostanziato. Di diverso parere il Riesame. "Attendiamo ora di conoscere le motivazioni della sentenza - ha spiegato l'avvocato Falcinelli - per poi valutare un eventuale ricorso in Cassazione".