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Cronaca

Caso Suarez, il gip: il campione ha ammesso di aver ricevuto le risposte dell'esame

Respinta la richiesta di revoca della sospensione per la professoressa Spina, indagata con gli allora vertici dell'Università per stranieri

Suarez ha ammesso di aver ricevuto le risposte del test a cui si sarebbe dovuto sottoporre per ottenere il certificato B1 di lingua italiano. Lo scrive il giudice per le indagini preliminari Piercarlo Farabotta nel rigettare la richiesta di revoca della sospensione a carico di Stefania Spina, docente dell'Università per Stranieri di Perugia e, all'epoca, direttrice del Centro di valutazione e certificazione linguistica dell'ateneo.

La professoressa Spina è indagata per "contribuito - sostiene il giude - in maniera determinante all'ideazione, organizzazione e concreta disposizione dell'esame farsa del calciatore Luis Suarez". Con lei sono indagati gli allora vertici della Stranieri poi sospesi (l'ex rettore Giuliana Grego Bolli, l'ex dg Simone Olivieri, il professor Lorenzo Rocca - per il quale è stato revocato il provvedimento -  e l'impiegata amministrativa Cinzia Camagna), il manager della Juventus, Fabio Paratici, e i legali della società bianconera Luigi Chiappero e Maria Turco.

In quel file pdf inviato dalla docente al calciatore, che nel settembre scorso era prossimo a passare alla Juventus, secondo il giudice che si rifà alle dichiarazioni dell'attaccante uruguaiano nel corso dell'interrogatorio del 18 dicembre, c'era il testo dell'esame che il candidato sarebbe andato a sostenere e che, sottolinea ancora il gip, la professoressa avrebbe raccomandato di "ripassare bene durante il volo". E non, come sostenuto dall'indagata nel corso dell'interrogatorio davanti ai pm Abbritti.e Mocetti, "materiale che abbiamo usato a lezione". Insomma, l'ipotizzato "copione" negato dalla docente, per il giudice, ci sarebbe stato. Eloquenti, evidenzia, oltre ai riscontri informatici, il contenuto di alcune intercettazioni, in particolare tra la professoressa Spina e il professor Lorenzo Rocca, anche lui indagato, che avrebbe provveduto, il 17 settembre 2020, ad esaminare il campione sudamericano. L'oggetto delle conversazioni è il celeberrimo pdf, "quello su cui abbiamo lavorato", "gliel'ho mandato io tutto con le cinque parti - dice al telefono Spina con Rocca - quindi lui studia que', lo avremo ripetuto venti volte...Lui ovviamente parla spagnolo eh, tu l'hai visto però". E ancora: "Tu segui i binari di quello, me raccomando non usci' non uscire da quello": Quindi chiarisce ancora con Rocca: "(...) Quindi Lore' mi raccomando, non glie fa', non usci' da quelle immagini, da quello che già... ".

Nel rigettare l'istanza presentato dal difensore della professoressa, l'avvocato David Brunelli, il giudice evidenzia una "particolare disinvoltura, se non spregiudicatezza dell'indagata nella perpetrazione di gravi reati", e anche una disponibilità "a raccogliere indebite sollecitazioni esterne finalizzate alla facilitazione della prova di lingua italiana anche per altri candidati". Nel fascicolo aperto dalla Procura, infatti, emerge anche un'altra promozione sospetta a cui il giudice fa riferimento. Dimissioni dagli incarichi e tempo trascorso dal gip non sono ritenute condizioni sufficienti per scongiurare l'eventualità di una reiterazione del reato. 

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