Caso Marra: "Bindella è innocente, cercate l'assassino da un'altra parte"
La difesa ha chiesto ai giudici l'assoluzione per Umberto Bindella, accusato dell'omicidio della giovane studentessa di cui si sono perse le tracce da oltre dieci anni
Un alibi di ferro dunque, quello del presunto assassino della 25enne pugliese? Per i suoi avvocati sì. Accertato e mai smentito dal punto di vista degli spostamenti, messo sotto torchio dal pm per quanto riguarda gli orari. Orari, puntualmente confermati dalla tesi difensiva: Umberto non solo non avrebbe avuto tempo di uccidere la ragazza e di occultarne in corpo, ma in quel frangente in cui si collocherebbe la scomparsa di Sonia (dalle 16.30 in poi) il giovane si sarebbe recato ad un appuntamento a Santa Maria degli Angeli, poi a prenotare e a pagare un esame per il patentino europeo di computer (a conferma di ciò la ricevuta di pagamento dell'esame sostenuto in data 21 novembre), ma soprattutto i tempi per raggiungere casa di Sonia (nell'orario in cui una testimone e vicina di casa avrebbe notato l'ignoto aggirarsi dentro nell'abitazione) non sarebbero stati compatibili con la lezione di inglese che aveva Bindella a quell'ora. E i vestiti nemmeno.
La testimone ( vicina di casa di Sonia) dichiarò come lo sconosciuto indossasse una giacca nera all'altezza della vita, una cuffia nera e uno zainetto grigio; durante il sequestro effettuato in casa di Bindella, l'unica giacca nera di sua proprietà su cui fu fatto un incidente probatorio, non aveva tracce riconducibili alla ragazza, nè tracce di detersione che avessero attestato una possibile rimozione di sangue o altro.
E poi ancora, la frase chiave di un processo-definito dalla difesa indiziario- dell'amico di Bindella, tale Giorgio D'ambrosio ("mi disse di aver fatto una cosa cattiva, più grande di me e di te") sarebbe del tutto inattendibile. Si sta dunque avvicinando il verdetto sulla scomparsa di Sonia Marra. Per la difesa, Bindella è innocente, non è il probabile assassino.
Ora sarà la Corte D'Assise a prounciarsi e mettere la parola fine ad una vicenda lunga e alquanto dolorosa.
