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Cronaca

Caso Marra: "Bindella è innocente, cercate l'assassino da un'altra parte"

La difesa ha chiesto ai giudici l'assoluzione per Umberto Bindella, accusato dell'omicidio della giovane studentessa di cui si sono perse le tracce da oltre dieci anni

Assoluzione per Umberto Bindella. E' quanto chiesto ai giudici dalla difesa per l' imputato di omicidio di Sonia Marra. La scomparsa della giovane, andrebbe ricercata altrove per i legali di Umberto Bindella. 

Il giorno dopo la scomparsa di Sonia, il 17 novembre 2006, furono  chiamati i vigili del fuoco per una fuga di gas da casa sua. Qualcuno si sarebbe introdotto nell'appartamento  della giovane studentessa per aprire la manopola del gas. Chi? e soprattutto perchè? I vigili del fuoco appurarono che la fuga risaliva a circa quattro ore prima dalle otto di quel mattino, in cui l'allora fidanzato della sorella di Sonia, suonò al suo citofono per avere notizie, ma senza risposta. Dalle 21 della sera prima, il telefono di Sonia era infatti risultato irrangiungibile. Una circostanza anomala per la famiglia, che giornalmente e in orari prestabiliti, si teneva in contatto con la figlia perchè lontana dalla sua terra natale per motivi di studio. 

Il ragazzo della sorella di Sonia, non avendo risposte al citofono, si fece aprire il portone  dai vicini e sentì un odore di gas proveniente dall'appartamento. Anche la difesa fece fare una perizia da un tecnico per accertare come la fuga risalisse a quattro ore prima dall'intervento dei vigili del fuoco, una cicostanza rilevante nel processo contro Umberto Bindella, imputato per l'omicidio della giovane. E' quando sottolineato oggi dall'avvocato Silvia Egidi, che insieme alla collega Daniela Paccoi, stanno cercando di scardinare punto per punto il castello accusatorio costruito contro il loro assistito.

L'ignoto che avrebbe aperto la manopola del gas (forse per depistare qualche indizio?) potrebbe avere qualcosa a che fare con la scomparsa di Sonia, o con l'uomo misterioso che i vicini di casa hanno notato scendere le scale dell'abitazione dove viveva la giovane con "fare sospetto" intorno alle 19.30/ 20 di quel maledetto 16 novembre. Giorno in cui si persero le tracce di Sonia. Bindella non avrebbe potuto-secondo l'arringa della difesa- introdursi in casa della studentessa nè la sera della scomparsa (era a scuola di inglese a quell'ora) nè la mattina del giorno seguente in quanto era in viaggio per Camerino.

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