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Cronaca

Omicidio della madre premeditato: il coltello acquistato giorni prima e l'agguato mentre dormiva

Gli inquirenti stanno ricostruendo sui motivi del gesto commesso da Eduardo Chirico, residente a Spello, reo confesso per l'omicidio della madre avvenuto a Caserta

"Non ce la facevo più". E' iniziata così la confessione del 24enne, Eduardo Chirico, residente a Spello presso l'abitazione di uno zio, alla Squadra Mobile e al Pm di Caserta, dopo che si era costituito per l'omicidio della madre. Il giovane si era trasferito in Umbria proprio per il difficile rapporto con la madre che soffriva di gravi disturbi psichici. Poi il ritorno in Campania, dopo la richiesta di aiuto per via del blocco per la pandemia, per cercare di aiutare quel genitore con tanti problemi. 

Ma alla fine la convivenza, come ha confermato agli inquirenti, è diventata ancora una volta un inferno e lo ha portato ad uccidere la donna. Una scelta meditata già da qualche giorno. Infatti Eduardo aveva acquistato alcuni giorni prima un coltello. Poi, nel cuore della notte, mentre Rubina stava dormendo, è entrato in camera da letto ed ha iniziato a colpirla con una furia lucida. Una, due, tre coltellate e poi altre ancora, al corpo ed al volto. Il numero dei fendenti sarà l'autopsia a fissarlo con certezza.

Rubina è rimasta inerme, non si è difesa. Secondo quanto ricostruito dalla sezione omicidi della Mobile, diretta dal funzionario Michele Pota, sul corpo del giovane non erano presenti segni di lotta. L'unica ferita, ad una mano, ha detto di essersela procurata da solo. Dopo il matricidio è andato in farmacia ad acquistare del disinfettante e delle garze per medicarsi. Intorno alle 12 si è recato in Questura per consegnarsi.

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