I mitici cartoni animati popolano il centro storico, è la festa dei Carri di San Sisto
I cinque carri, allestiti dai rioni di San Sisto, ed ispirati quest'anno ai cartoni animati dagli anni 80 ad oggi, sono arrivati in Piazza IV Novembre già a partire dalle 10.30 di stamane, alla presenza degli assessori Cristiana Casaioli e Dramane Wagué, e per la gioia dei numerosi bambini presenti
Famiglie, bambini, giovani, curiosi, tutti con il naso all’insù. Il cuore pulsante dell’acropoli perugina è in festa, l’orda pittoresca del Carnevale è arrivato. Dopo vent’anni lo storico Carnevale di San Sisto ritorna con i suoi celebri carri nel centro storico del capoluogo, un omaggio alla città, alla tradizione, ma anche un occasione per trasformare piazza IV Novembre e Corso Vannucci in una piccola città del Carnevale.
I cinque carri, allestiti dai rioni di San Sisto, ed ispirati quest’anno ai cartoni animati dagli anni 80 ad oggi, sono arrivati in Piazza IV Novembre già a partire dalle 10.30 di stamane, alla presenza degli assessori Cristiana Casaioli e Dramane Wagué, e per la gioia dei numerosi bambini presenti.
Ma la Festa per Perugia inizia alle 16.30 con la sfilata lungo Corso Vannucci del primo carro a cura del rione 'l Toppo, che presenta la dea beniamina degli anni 80; a sovrastare una folla curiosa e sorridente, c’era infatti Pollon, figlia di del dio Apollo, una bambina curiosa e volitiva che sognava di diventare una dea.
A seguire Pollon, un gigantesco Ufo Robot, che ha appassionato gli italiani a metà degli anni '70. Goldrake ed il suo entusiasmante pilota Actarus hanno compiuto a novembre 40 anni, e tanti bambini di allora, ormai adulti, forse entusiasti come allora, si sono ritrovati, per un attimo catapultati indietro di una generazione fa. In cui i pomeriggi scorrevano fra compiti e cartoni animati.
In questa carrellata in ricordo degli anni che furono, non poteva di certo mancare il mitico Pac Man, il famoso videogioco divenuto ormai un’icona, e trasformato in uno splendido carro di Carnevale dal rione Borgo Novo. Ad omaggiare i più piccoli, ecco che un enorme carro con Masha e Orso saluta la nuova generazione con canzoni e coriandoli; colmo di buffi personaggi ispirati al cartone animato animano la folla di bambini entusiasti, fino ad arrivare all’isola che non c’è.
La magia di Peter Pan, l’eterno bambino sognatore, chiude la parata dei carri. Wendy e Capitan Uncino al seguito. E si torna indietro nel tempo davvero. Quando ammaliati di fronte al mitico film della Walt Disney, un po’ tutti noi cercavamo l’isola che non c’è. Un immaginario denso di sogni in cui si potevamo racchiudere speranze, ingenuità e magia. Poi si diventa adulti, ma Peter Pan e la sua Wendy ci ricordano ancora, in un tiepido pomeriggio di Carnevale, quanto sia facile tornare per un attimo all’entusiasmo della fanciullezza. A non smettere mai di cercarla, quell’isola.
