Carlo Pagnotta dixit: "Tanti nemici ma Umbria Jazz ha fatto conoscere Perugia"

Il Rotary Perugia Est ha voluto attribuire nel 40esimo anno dalla fondazione di Umbria Jazz il più alto riconoscimento rotariano  al fondatore della manifestazione nonché Direttore artistico  Carlo Pagnotta. “Umbria Jazz, rappresenta per la nostra regione una realtà di indiscusso valore culturale, musicale, che da prestigio alla nostra comunità”: ha detto il presidente del Rotary Club Emilio Gentile. Per il Rotary se ancora oggi Umbria Jazz resiste nonostante la crisi economica e la carenza di sponsor a livello nazionale, il merito è tutto  di Carlo Pagnotta, "pioniere nell’organizzare eventi musicali di straordinario spessore già  nel 1955 quando portò in concerto al Morlacchi Luis Armstrong e Chet Batter, l’anno dopo alla Sala dei Notari".

Carlo Pagnotta, dopo la premiazione, ha ricordato la  scommessa vinta agli inizi degli anni 70, quando c’era molto scetticismo sulla riuscita dell’evento: “Furono il primo presidente della regione Pietro Conti e l’assessore alla cultura Alberto Provantini che appoggiarono in pieno il progetto, ma grandi ostacoli non ce ne sono stati: per 4 anni la manifestazione è stata sospesa a seguito di forti polemiche legate anche all’arrivo di tanti seguaci del jazz”,

Pagnotta ha voluto condividere il riconoscimento con  il Direttore della manifestazione Aldo Bruni e con il Presidente della Fondazione Renzo Arbore, dedicando il premio a due grandi animatori di Umbria jazz, scomparsi  Sauro Peducci ed Argentino Stortini. “Il grande jazz e la prima storica promozione del Perugia in serie A, furono veicoli importanti per la nostra regione - ha ricordato Pagnotta - permisero agli italiani di collocare geograficamente la città di Perugia in Umbria. Negli anni il gioco di squadra ha sempre funzionato, anche le polemiche con  i critici severi hanno accresciuto la fama di Umbria Jazz”.