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Cronaca

Anteprima delle meditazioni del cardinale Bassetti per la Via Crucis di papa Francesco

Molti gli spunti che scaturiscono dal colloquio con il giornalista Nicola Gori del giornale vaticano. Innanzitutto, il porporato perugino compie una riflessione sulla sofferenza degli uomini di oggi

"Il giubileo della misericordia rappresenta lo sfondo su cui si muove tutta la Via Crucis". Utilizza queste parole il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti per descrivere - in un'intervista intitolata Sartre aveva torto, che sarà pubblicata mercoledì 16 marzo su "L’Osservatore Romano", già consultabile sul sito www.osservatoreromano.va - le meditazioni che ha preparato per la Via Crucis di papa Francesco al Colosseo Venerdì Santo 25 marzo.

Molti gli spunti che scaturiscono dal colloquio con il giornalista Nicola Gori del giornale vaticano. Innanzitutto, il porporato perugino compie una riflessione sulla sofferenza degli uomini di oggi. «Non è vero che la sofferenza è un “assurdo” come diceva Sartre. Gesù sulla croce si è fatto carico dei nostri peccati ed è morto per noi». Parlare del dolore «significa riconoscere che nelle nostri croci quotidiane Gesù è con noi ogni giorno». E poi aggiunge: «Il male può essere anche “banale” ma Gesù sulla Croce fornisce un altro significato alla vita e indica una strada diversa: quella della conversione».

In secondo luogo, il cardinale evidenzia alcuni degli «esempi concreti» che ha fatto nelle stazioni della Via Crucis. «Ho parlato, per esempio, dei nuovi martiri che rischiano la vita anche solo per fare un funerale e continuano a essere uccisi in ogni angolo del mondo solo perché cristiani. Ho fatto riferimento al dramma dei migranti e dei rifugiati che dopo essere fuggiti dalla guerra trovano la morte nella fuga disperata verso la libertà o in un barcone sul Mediterraneo. Senza dubbio, però, la cosa più difficile da scrivere ha riguardato le violenze sui bambini: sui nuovi schiavi del lavoro e sui bambini abusati dagli adulti».

E infine l'intervista si chiude con un piccolo aneddoto su papa Francesco. Dice il cardinale Bassetti: «Una delle ultime volte che ho visto il Papa gli ho detto: “Santità mi ha assegnato un compito arduo”. E Francesco mi ha risposto: “Ricorda che non lo fai per me ma per la Chiesa”. Ecco, il modo con cui ho accolto l’invito è quello del servizio».

 

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