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Cronaca

Dossier Carcere: sono 1.337 i detenuti in Umbria (7 in più dei posti disponibili), ma mancano gli agenti. A quando la nuova ala di Capanne?

Relazione del garante dei detenuti: "Il Coronavirus ha limitato le attività all'interno degli istituti". Preoccupazione per la costruzione di un nuovo stabole per 200 detenuti

Sette detenuti in più rispetto al numero dei posti nelle quattro carceri umbre, ma che nell’istituto penitenziario di Terni diventano 70 carcerati in più rispetto a quanti ne può contenere Vocabolo Sabbione.

La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eleonora Pace, ha approvato nella seduta di questa mattina (con il voto contrario di Valerio Mancini - Lega) la relazione del “Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale” sull'attività svolta nel 2020. Il documento è stato illustrato dall’ex garante, Stefano Anastasia, dal 15 giugno sostituito dall’avvocato Giuseppe Caforio.

La vita all’interno degli istituti penitenziari è stata fortemente ridimensionata a causa dell’epidemia da Covid, alle prese con sovraffollamento, mancata integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali, scarsa digitalizzazione e conseguente carenza della cartella clinica informatizzata e forme di telemedicina, pochi servizi per garantire la didattica a distanza e l’accesso a molti servizi. La campagna vaccinale ha segnato il passo così come la sorveglianza sanitaria. Il garante ha lamentato la mancanza di una residenza per le misure di sicurezza (Rems) e la gestione della salute mentale in carcere. Perugia e Terni sono ormai alla prese con una endemica carenza di personale.

Per quanto riguarda il report 2020 il garante ha riportato che al 30 giugno in Umbria c’erano 1.337 detenuti su 1330 posti detentivi.

Altri problemi, per il garante, sono dovuti al fatto che molti detenuti non risiedono in Umbria e vi vengono inviati per scontare pene detentive mediamente lunghe, cosa che comporta, per Spoleto e Terni dove ci sono sezioni di alta sicurezza, trasferimenti per udienze fuori regione e un peso ulteriore per il personale penitenziario umbro.

Un problema che potrebbe aumentare con la costruzione di un nuovo padiglione nel carcere di Capanne a Perugia con un aumento di circa 200 posti, da destinare a detenuti che verranno trasferiti da altri ambiti territoriali.

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