"Mi aiutate a far pace?", l'amico non ne vuole sapere e si scaglia contro i carabinieri
Una lita furiosa tra un 34enne e un 37enne. A intervenire i carabinieri di Perugia che hanno tentato di placare la situazione, ma hanno dovuto fare i conti con l'irrazionalità di uno dei due
Una nottata movimentata quella dei carabinieri del Comando Provinciale di Perugia. Alle 2.20 arriva una telefonata. Un automobilista racconta di aver visto litigare due persone in maniera “eccessivamente animata” in un’area di servizio sulla SS E/45, direzione Cesena, mentre stava mettendo benzina.
I carabinieri della Radiomobile, non trovandosi distanti dalla zona, hanno deciso di intervenire. Una volta giunti sul posto hanno trovato due uomini inveirsi l’uno contro l’altro. L’assurdo è che uno dei due, il più giovane, 34enne, ha chiesto proprio ai militari di tramutarsi in “ambasciatori di pace” e far sì che l’amico, un 37enne, si calmasse.
Sono quindi andati verso l’altro che, nel frattempo si era chiuso nella sua auto. Gli hanno chiesto i documenti e la sua versione dei fatti, ma l’uomo senza pensarci molta ha risposto: “Sono fatti miei, a voi non dò nessuna spiegazione e neanche i miei documenti”. Ma non finisce qui, perché l’uomo non contento si è scagliato contro i carabinieri cercando di colpirli con calci e pugni. Armati di pazienza hanno cercato di calmarlo e la situazione sembrava essersi effettivamente risolta, quando il 37enne all’improvviso ha dato nuovamente in escandescenza.
A quel punto i carabinieri gli hanno messo le manette e lo hanno arrestato per svariati motivi che vanno dalla violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, all’oltraggio ed al rifiuto d’indicazioni della propria identità personale. Assolte le formalità di rito, l’arrestato, trattenuto nelle camere di sicurezza di questo comando, è stato processato per direttissima dall’Autorità Giudiziaria. L’uomo, originario del Marocco, residente nel ternano, regolare, ha già precedenti penali.
