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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Umbertide

La festa finisce nel sangue, con una coltellata gli trafigge il polmone: 25enne condannato per tentato omicidio

Quattro anni di reclusione con rito abbreviato per aver cercato di accoltellare a morte un giovane durante la notte in piazza per festeggiare il Capodanno

Tentato omicidio. E' questa l'accusa nei confronti di un albanese di 25 anni, condannato dal giudice Lidia Brutti a quattro anni di reclusione per aver accoltellato due ragazzi durante la notte di Capodanno in piazza a Umbertide. Il giovane, arrestato nel marzo dell'anno scorso, è stato giudicato con rito abbreviato, all'esito del quale il giudice gli ha riconosciuto le attenuanti generiche. La richiesta del pm Manuela Comodi è stata di sei anni di reclusione. 

Nei confronti dell'imputato (difeso dall'avvocato Daniela Paccoi e Guido Rondoni) era stata emessa la misura della custodia cautelare del carcere a causa dei comportamenti violenti e aggressivi contro quei due giovani finiti in ospedale a seguito delle ferite. Uno dei due ragazzi, costituitosi parte civile con l'avvocato Giovanni Zurino, era stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso, riportando lesioni molto gravi consistite in un "trauma toracico aperto con emo - pneumotorace, contusione polmonare ed enfisema sottocunaeo" con una prognosi di 40 giorni e sottoposto anche a trasfusioni per via dello stato anemico provocato dalla grave perdita di sangue. per il secondo ragazzo invece,15 giorni di prognosi per le ferite al naso e al polso. 

Una notte di follia in una delle tante piazze dell'Umbria in cui i cittadini, giovani e famiglie si stavano preparando a salutare il nuovo anno. Complice l'alcol e forse l'uso di sostanze stupefacenti, gli animi fra i tre ragazzi (due albanesi e un italiano) si sarebbero scaldati fino al tragico epilogo. Dopo una accesa discussione per futili motivi", uno dei due stranieri avrebbe infatti con un pugno il rivale, l'altro invece tirò fuori il coltello e lo colpì. Forandogli il polmone.

Ma la furia del 24enne non si sarebbe placata, iniziando un focoso alterco con un altro ragazzo. Anche in questa circostanza, reagì tirando fuori la lama per puntarla alla gola della vittima; lo seguì, e lo aggredì al volto procurandogli così dei tagli in faccia e al polso. Alla base del folle gesto, vecchi rancori e banali motivi. Tramite riconoscimenti fotografici e testimonianze, le forze dell'ordine lavorarono alacremente per riuscire a risalire all'identità del presunto colpevole, che ora è stato condannato anche al pagamento di 15mila di provvisionale immediatamente esecutiva e al pagamento dei danni alla parte civile da liquidarsi in separata sede. 

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