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Cronaca

L'opinione: insostenibili e "brutti" quei cantieri ovunque per la fibra: "Chi controlla le ditte private?"

Anche perché il ripristino, non di rado, avviene in modo approssimativo e scandaloso: come quando, al posto della bella pietra scalpellata, si chiude una traccia col cemento o col catrame

Ma quei cantieri per la fibra sono una vera ossessione. Nei social, e in città, non si parla d’altro. C’è chi, giustamente, grida allo scandalo per certi scempi inaccettabili. Come quando si fa correre una canalina di plastica sopra un’emergenza architettonica o si trincia senza pietà una copertura in pietra serena di recente rifacimento. Anche perché il ripristino, non di rado, avviene in modo approssimativo e scandaloso: come quando, al posto della bella pietra scalpellata, si chiude una traccia col cemento o col catrame. O quando i marciapiedi vengono malamente rabberciati. Divenendo, oltre che orrendi, anche pericolosi.

Su Facebook, sono seguitissimi i post di due appassionati tutori della vetusta: l’architetto Mauro Monella e il presidente della Società di Mutuo Soccorso, l’orafo Primo Tenca, già presidente di Vivi il Borgo, dinamica associazione di Porta Sant’Angelo e dintorni. Si producono foto di conci etruschi violentati, di rattoppi vergognosi.

Non si contano i “mi piace” e i commenti sulle foto e gli argomenti postati dai due noti e apprezzati personaggi della Vetusta. Ma dov’è lo scandalo? Dicono alcuni. Così, i difensori della città vengono ingiustamente scambiati per “laudatores temporis acti”, chiusi all’innovazione e alla modernità.

Ma cosa c’è di sbagliato? Risponde un rappresentante degli architetti, che intende restare anonimo. “Sono mancate la parte pubblica e la doverosa tutela della città. Il Comune ha consegnato la città alle ditte esecutrici. Se un privato mura un mattone in centro, fioccano sanzioni. Questi, invece, si muovono senza un progetto dettagliato”. Le cose staranno proprio così?

E rincara: “Occorreva creare un gruppo di professionisti – figure che all’interno dell’organico del Comune non mancano – incaricandolo di procedere a un controllo accurato e sistematico degli interventi. Lasciar fare è stata la scelta più sbagliata”. 

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