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Cronaca

Calendario venatorio 2013-2014, pre-apertura il primo settembre: il 15 il via ufficiale

I 30mila cacciatori dell'Umbria potranno iniziare la stagione venatorio per la caccia d'appostamento la prima domenica di settembre. Ma il via ufficiale è previsto per il 15. Mentre la caccia al cinghiale slitta al 3 ottobre. Tutto il calendario

Il nuovo calendario venatorio 2013-2014 è stato presentato ufficialmente dall'assessore regionale Fernanda Cecchini dopo la prima trattativa con le associazione venatorie dell'Umbria (nelle prossime settimane ancora incontri con gli addetti ai lavori). Confermata anche per quest'anno la preapertura che avverrà il prossimo primo settembre esclusivamente  da appostamento per le specie:  alzavola, marzaiola, germano, reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia  e gazza.

Mentre l'apertura regionale è prevista per il 15 settembre, fatta eccezione per le battue al cinghiale per il quale l’attività venatoria partirà il 3 ottobre, anche se le amministrazioni provinciali possono posticipare tale data. La caccia alla lepre sarà consentita dal 15 settembre all’8 dicembre. Partirà invece dal 16 giugno - per brevi periodi - la caccia di selezione - per tenere sotto controllo il numero dei capi - alle specie protette come daino, capriolo, cervo e  muflone.

 “La proposta – ha aggiunto Cecchini – rappresenta un punto di  equilibrio necessario tra le richieste e le necessità dei diversi soggetti, a cui fa da contrappunto il lavoro che  stiamo  portando avanti nella definizione dei  Regolamenti, con particolare riferimento a quello della caccia al cinghiale. Nella proposta – ha spiegato l’assessore – abbiamo cercato di coniugare la tutela della popolazione faunistica, nel pieno rispetto delle normative nazionali ed europee, la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e del mondo agricolo. Ma abbiamo anche inteso sostenere l’esercizio legittimo di una attività che, nonostante il decremento degli ultimi anni, continua ad essere praticata in Umbria da una parte numericamente consistente della  popolazione. Sono infatti oltre 30 mila i cacciatori umbri che hanno questa passione e che concorrono, con la loro presenza, a presidiare il territorio. Inoltre – ha aggiunto – l’attività venatoria ha ricadute importanti anche  sull’economia regionale, con un indotto che va dalle aziende faunistiche venatorie, agli agriturismi, alle armerie e negozi specializzati”.

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