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Cronaca

In arrivo un'estate afosa, ecco il piano studiato dal comune in vista dell'ondata di calore

Nel concreto il piano prevede 4 tipologie di attività per proteggere in particolare persone anziane e bambini

La Giunta ha approvato ieri, 10 giugno, il Piano Comunale di gestione delle ondate di calore 2015, creto al fine di prevenire e limitare gli effetti di possibili ondate di calore sulla salute di soggetti considerati a rischio. Per la prossima estate, infatti, sistemi di previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute saranno operativi in 27 città italiane campione, tra cui Perugia, nell’ambito del Heat Health Warning System del Ministero della salute.

Per questo, il comune, sulla base delle esperienze fatte negli anni passati, in armonia con la normativa regionale e in collaborazione con la Prefettura, ha approvato il Piano nel quale trovano spazio le azioni e le procedure da mettere in atto per prevenire e ridurre gli effetti delle ondate di calore sulle categorie più esposte, soprattutto gli anziani.

Nel concreto il piano prevede 4 tipologie di attività: Attività informativa, quale primo strumento di prevenzione, in quanto finalizzata all’aumento della consapevolezza da parte della popolazione stessa e degli operatori chiamati al soccorso nelle fasi di emergenza. I canali attraverso i quali viene garantita la diffusione delle informazioni - relative non solo alla situazione climatica e ai comportamenti da tenere per prevenire i disagi della ondate, ma anche all’assistenza domiciliare, l’invio di volontari a domicilio per i soggetti che hanno segnalato disagi al servizio di telefonia sociale Auser e al trasferimento degli anziani che ne fanno richiesta in apposite strutture- sono gli URP, gli Uffici della Cittadinanza, gli Uffici decentrati, i medici di base e i Centri della Salute, i media (giornali, radio e tv) e il sito internet del Comune di Perugia.

Sono a disposizione anche apposite linee telefoniche dedicate quali: Numero Unico 075075075; Servizio Pronto intervento sociale: Numero verde 340 1780004 attivo h24, 7 giorni su 7; Centralino AUSER per segnalazioni di soccorso dalla popolazione: 075 5005666. Il servizio di volontariato dell’AUSER sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Sabato dalle ore 09,00 alle ore 12,00. Centro di Ascolto Telefonico “Telefono Solidale Anziani” ANTEAS L’Altra Umbria, per persone sole e in difficoltà: 075 5067426 e Numero verde 800 050064, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00; il pomeriggio, il sabato e la domenica con la Segreteria Telefonica. Sono, inoltre, attivi i numeri di telefono della struttura comunale Area Servizi Ambientali, Smart City e Innovazione 075 5774410 (orario d’ufficio), della centrale operativa dei Vigili Urbani 075 5723232 (24h su 24) e dei vari Uffici di Cittadinanza.

Quali sono i soggetti a rischio? Non tutti rispondono allo stesso modo alle ondate di calore: ormai è scientificamente evidente che sono più vulnerabili le persone oltre i 65 anni, i disabili, chi soffre di disturbi mentali. Sono considerati potenziali soggetti a rischio anche i neonati e i bambini sotto 1 anno, i soggetti con malattie croniche, i soggetti obesi, coloro che assumono medicinali che possano modificare la termoregolazione o la percezione del calore, i pazienti ospedalizzati o comunque allettati, coloro che vivono in precarie condizioni socio-economiche o in condizioni ambientali negative.

Gli anziani sono sicuramente la fascia di popolazione più esposta alle conseguenze del caldo: infatti il loro organismo ha una capacità ridotta di rispondere alla disidratazione perché lo stimolo della sete è limitato così come la funzionalità renale. Un altro elemento importante è la prevalenza di altri problemi di salute, come difficoltà respiratorie o malattie croniche. Esistono poi alcune condizioni fisiche che possono favorire le complicazioni di una ondata di calore. E fra questi si riconoscono stati di disidratazione, gastroenteriti, diarrea, infezioni delle vie respiratorie, febbre. Rischi maggiori ci sono poi anche per chi soffre di malattie croniche come il diabete, disturbi del comportamento alimentare, della tiroide, del sistema nervoso, della sudorazione, malattie della pelle, fibrosi cistica, insonnia, malattie epatiche, ipertensione, malattie cardiovascolari, obesità.

Ecco alcuni consigli per limitare il rischi dei problemi di salute legati alle ondate di calore: i diabetici dovrebbero evitare di mangiare frutta matura o bevande dolci, preferendo i cibi con una elevata concentrazione di acqua; gli ipertesi e coloro che sono sotto trattamento farmacologico contro l’ipertensione devono prestare attenzione perché il regime alimentare estivo e una maggiore quantità di moto potrebbero far diminuire il livello della pressione. Questo renderebbe necessario un aggiustamento della terapia, per evitare effetti collaterali come gonfiore alle caviglie o crampi muscolari; chi soffre di patologie renali deve cercare di bere acqua in quantità adeguata meglio se povera di sali minerali; i malati allettati e le persone non autosufficienti devono fare attenzione all’ambiente in cui soggiornano, facendo in modo che sia ben ventilato ma evitando le correnti d’aria. L’abbigliamento deve essere leggero evitando i tessuti sintetici e facendo in modo da assumere liquidi a sufficienza (fino a 2,5 litri di acqua al giorno, se non ci sono controindicazioni); chi soffre di malattie venose deve fare attenzione perché la stagione calda fa aumentare il rischio di varici, crampi, fino a tromboflebiti e trombosi. Rinfrescare le gambe, evitando di stare a lungo in piedi o seduti, cercando quando possibile di tenere le gambe più alte del livello del cuore può aiutare.

Rischi ci sono anche per coloro che fanno uso quotidiano di farmaci. In generale è bene consultare il proprio medico per eventuali cambiamenti della terapia, evitando il “fai da te” che porta alla sospensione o alla riduzione delle dosi di farmaci. I dati a disposizione non mostrano un particolare impatto del caldo sui bambini, tuttavia i bambini più piccoli e i neonati sembrano particolarmente esposti a rischio di calore eccessivo, a causa della limitata superficie corporea unita al fatto che i bambini non sono autosufficienti e in grado di segnalare in disagio con efficienza. Per questo anche per i bambini più piccoli valgono alcune norme generali, fra cui evitare di stare all’aperto nelle ore più calde della giornata, specie nei parchi cittadini dove si registrano alti valori di ozono. Inoltre fare attenzione che bevano e assumano quantità di liquidi a sufficienza. L’abbigliamento deve essere leggero, lasciando scoperte ampie superfici.

Quali sono le complicazioni sulla salute delle ondate di calore? I colpi di calore: sopraggiungono quando l’organismo non è più in grado di regolare la sua temperatura corporea. La temperatura dell’organismo cresce rapidamente fino anche a 40 gradi in un quarto d’ora. Se non si interviene rapidamente, il colpo di calore può portare a morte o un danno permanente. I sintomi comprendono: temperatura corporea elevata (fino a 40C); pelle arrossata, calda e secca; battito cardiaco rapido; mal di testa palpitante; vertigini; nausea; confusione; stato di incoscienza. In caso si riconosca qualcuno di questi sintomi, è bene richiedere assistenza medica e nel frattempo si può cercare di raffreddare la persona che ne è stata colpita.

Lo stress da calore: si manifesta dopo giorni di esposizione ad alte temperature in assenza di una reidratazione adeguata. I soggetti più vulnerabili sono gli anziani, gli individui con alta pressione, chi fa esercizio ginnico in ambiente troppo caldo. I sintomi più evidenti sono sudorazione abbondante, crampi muscolari, pallore, stanchezza, emicranie e senso di instabilità, nausea o vomito, svenimenti. Nel caso in cui i sintomi siano acuti o la persona sia un soggetto cardiopatico, è necessario ricorrere immediatamente all’aiuto del medico. Se i sintomi sono più leggeri, è sufficiente aiutare la persona colpita somministrando bevande fresche non alcoliche, una doccia fresca o un bagno, un ambiente con aria condizionata, vestiario leggero e riposo. Se però i sintomi permangono per più di un’ora o peggiorano è necessario rivolgersi a un medico. Trascurare lo stress da calore può essere una causa di infarto.

I crampi da calore: colpiscono le persone che fanno esercizio intenso e sudano copiosamente, disidratando il corpo. Il basso livello di sali nei muscoli causa il crampo. I crampi possono però essere anche sintomo di stress da calore. Si manifestano come spasmi e dolori muscolari alle braccia, alle gambe e all’addome, dopo aver fatto un esercizio fisico intenso. I soggetti cardiopatici e quelli che seguono una dieta a basso contenuto di sodio sono più vulnerabili e devono rivolgersi al medico in caso di crampi. In ogni caso, dopo un crampo, è necessario cessare ogni forma di attività e sedersi in un posto fresco, bere succhi di frutta non polposi o bevande reidratanti, non riprendere l’attività fisica per alcune ore. Trascurare i crampi da calore può causare stress e addirittura portare a rischio d’infarto.

Le scottature: se prese in forma lieve, causano un malessere passeggero e si risolvono nel giro di pochi giorni. In qualche caso però una scottatura più pesante può richiedere l’attenzione medica. In ogni caso, arrecano un danno alla pelle. I sintomi di scottatura sono evidenti: arrossamenti, dolori, calore corporeo eccessivo dopo l’esposizione al sole. Nel caso di bambini con meno di un anno di età o se la persona scottata ha la febbre, vesciche o dolori forti, ci si deve rivolgere a un medico. Per trattare le scottature è necessario evitare ulteriori esposizioni al sole, applicare impacchi freddi o immergere la parte scottata in acqua fredda, cospargere di crema idratante ed evitare di rompere le vesciche.

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