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Cronaca

Calcio violento | Insulti razzisti al giocatore, multata la società di calcio. Dirigente squalificato per l'aggressione all'avversario con la bandierina

Le decisioni del giudice sportivo dopo l'ultima giornata dei vari campionati regionali dilettanti e giovani

Le frasi razziste contro un giocatore di colore costano una multa da 600 euro alla Ducato Spoleto.

Il giudice sportivo ha multato la società “perché, durante la partita, i propri sostenitori rivolgevano minacce ed insulti all'indirizzo dell'arbitro ed, altresì, utilizzavano espressioni di stampo razzista nei confronti di un calciatore della squadra avversaria”.

Nel corso della partita AMC 98-Nestor, valevole per il campionato under 17 regionale A2, invece, è stato espulso un giocatore della Nestor perché “al termine della gara spintonava ed insultava un calciatore della squadra avversaria. A seguito del provvedimento disciplinare preso nei suoi confronti, rivolgeva all'arbitro frasi ingiuriose e gli si avvicinava con fare minaccioso, venendo fermato dai propri dirigenti”.

Nel campionato di Eccellenza stabilita una multa di 120 euro per la Olympiathyrus San Valentino “Per comportamento offensivo del pubblico nei confronti dell'arbitro e di un suo assistente per l'intera durata del secondo tempo”, con un dirigente inibito fino al 5 novembre “per comportamento ingiurioso ed irriguardoso nei confronti dell'arbitro e di un suo assistente”.

Nel campionato di Prima categoria il giudice sportivo ha inibito fino al 17 dicembre prossimo un dirigente dell’Atletico Gualdo Fossato perché “in campo con mansioni di assistente dell'arbitro, rivolgeva frasi ingiuriose e minacciose nei confronti di tesserati della squadra avversaria. Inoltre spezzava la bandierina colpendo un calciatore della squadra avversaria. Posizionatosi in tribuna reiterava ingiurie e minacce nei confronti di tesserati della squadra avversaria”.

Inibito fino al 22 ottobre per una bestemmia un dirigente del Castello, sempre in Prima categoria.

Il giudice sportivo ha anche stabilito di far rigiocare la partita PGS-Romeo Menti del campionato juniores under 19 A2, partita sospesa dall’arbitro perché “alla fine del primo tempo, mentre le squadre uscivano dal campo, il calciatore ... del Romeo Menti si accasciava al suolo, pur non essendo stato colpito da alcuno”, subito soccorso da dirigenti e allenatore, rimaneva a terra fino all’arrivo dell’ambulanza che lo trasportava all’ospedale. Una situazione che “portava vero e proprio sgomento nei giovani calciatori (trattasi, infatti, di un incontro di calcio fra calciatori di età inferiore ai 17 anni) i quali manifestavano la volontà di non proseguire la gara”. Entrambe le società “consegnavano all'arbitro richiesta scritta di sospensione della gara”.

Il giudice sportivo ha riconosciuto la gravità dei fatti e stabilito che quanto accaduto “rientra pienamente nelle cause di forza maggiore che legittimano la sospensione della gara, senza che possa ascriversi la responsabilità dell'evento ad alcuna delle due società”, disponendo la prosecuzione della gara (solo il secondo tempo).

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