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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Niente riapertura notturna per il Caffè Morlacchi: i dipendenti battono i consiglieri

Dopo il miracolo delle convergenze tra centrosinistra e centrodestra per cancellare l'ordinanza che sta mettendo a rischio il futuro del Caffè Morlacchi, arriva il colpo di scena del segretario regionale di Palazzo dei Priori: "Non è competenza del sindaco e della Giunta"

La rivolta degli uffici comunali piomba sul Consiglio Comunale. Anzi in particolare sull'ordine del giorno del Consiglio di Palazzo dei Priori dove oggi di attendeva la discussione della mozione bipartisan per la cancellazione dell'ordinanza comunale che costringe, per presunti rumori, a far chiudere prima uno dei bar storico di Perugia: il Caffè Morlacchi. Mentre a pochi metri altri locali, con gli stessi aventori, restano aperti fino alle due di notte sempre sotto gli stessi appartamenti che hanno fatto ricorso al Comune. 

Il centrodestra e il centrosinistra avevano votato insieme la mozione per richiedere al sindaco il ritiro dell'ordinanza - primi firmatari Scarponi e Miccioni, rispettivamente di Pdl e Pd -. Poi però gli uffici comunali si sono ricordati dopo il voto favorevole in commissione che quell'atto non era regolare. Non rientrava nelle competenze della politica.

E a poche ore dal Consiglio comunale - l'atto era stato inviato il venerdì scorso - ecco il colpo di scena firmato dal segreterio regionale: "Gentile Presidente del Consiglio comunale è iscritta all’odg del prossimo Consiglio la Mozione n .66/13 – presentata dal Consigliere Emanuele Scarponi (PDL) e sottoscritta dai consiglieri Miccioni, Pucciarini, Bargelli (PD), Romizi, Perari, Prisco,Varasano, Castori, Cenci, Valentino, Felicioni (PDL), Cozzari (UDC), Bellezza (Perugia di tutti), Pampanelli (RC), Corrado, Zecca (MISTO) su: “Caffè Morlacchi”; nel merito, faccio rilevare come la mozione presentata con la quale si chiede al Sindaco e alla Giunta di sospendere con urgenza un provvedimento disposto da un dirigente non sia ammissibile, essendo le competenze degli organi Sindaco /Giunta / dirigente separate e distinte, inoltre , nessun potere sostitutivo o avocativo è attribuito dall’ordinamento né al Sindaco né alla Giunta in ordine ad atti di competenza del dirigente". Insomma la politica nulla può contro i propri dipendenti nonostante il voto popolare. E così niente mozione sul Caffè Morlacchi che dovrà chiudere prima come previsto dai dirigenti dopo i rilievi sul rumore. Rabbia e sconcerto in Consiglio comunale: "E' la prima volta che questo accade" ha tuonato Emanuele Scarponi del Pdl "C'è stato tutto il tempo per leggerla e valutarla, per dare pareri contrari e favorevoli. Ci sta gente pagata appositamente e profumatamente per fare questo. E' molto strano che solo due ore prima della discussione, il segretario generale si "accorge" che tale mozione non sia ammissibile. Chiaramente approfondirò la vicenda nelle prossime ore, e valuterò qualsiasi opzione, pur di dare voce ai cittadini di Perugia".

Ma perchè gli uffici si sono accorti solo ora che l'atto era inamissibile? Perchè hanno fatto perdere tempo alle commissioni per la discussione e presentazione? Domande a cui qualcuno dovrà dare risposta. Sperando che un'altra attività commerciale in centro non chiuda. 

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