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Cronaca

Perugia, cade dalle scale nel condominio inagibile e fa causa all'amministratore

La donna viveva nell'immobile con l'autorizzazione del professionista, finito sotto processo per lesioni personali colpose

Amministratore di condominio consente a una donna di vivere in uno stabile non agibile, lei cade dalle scale e lui finisce sotto processo per lesioni.

L’imputato, un 50enne della provincia di Perugia, era accusato di avere “colposamente cagionato lesioni personali alla persona offesa, costituita parte civile, ..., cedendole un appartamento e permettendole di abitarvi, nonostante l'assenza di agibilità del fabbricato, ed essendo l'immobile dotato di una scala condominiale priva di qualsivoglia presidio di sicurezza, così da provocare la caduta della donna ... mentre la stessa percorreva la scala indicata”.

All’esito del processo di primo grado, l’imputato è stato assolto, ma nel giudizio di appello, su impugnazione del pubblico ministero e della parte civile, è intervenuta la condanna penale e al risarcimento dei danni.

La Corte di cassazione ha annullato, con rinvio, la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'appello, perché nel riformare la sentenza di assoluzione non era stata disposta la rinnovazione istruttoria con riguardo alle prove dichiarative, in particolare sulla presunta gravidanza e sul presunto aborto della donna.

La Corte d’appello di Perugia ha dichiarato l’intervenuta prescrizione per il penale e confermato le statuizioni civilistiche, ma un nuovo ricorso alla Cassazione ha annullato la sentenza, con rinvio per nuovo giudizio davanti al giudice civile competente per valore in grado di appello.

I fatti sono avvenuti ormai 11 anni fa.

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