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Cronaca

Caccia in Umbria, il Tar accoglie il ricorso del Wwf: stoppate le preaperture di settembre

Intanto l'assessore regionale Cecchini ha convocato per venerdì, al Broletto, una riunione della Consulta faunistico venatoria

Il Tar, accogliendo il ricorso presentato dal Wwf, ha sospeso le due giornate di preapertura della stagione della caccia in Umbria, che erano previste per il 2 e il 9 settembre. La decisione del tribunale amministrativo regionale è arrivato in seguito di un ricorso per chiedere l’annullamento della delibera dell’11 giugno scorso con la quale la Giunta regionale aveva approvato il “Calendario venatorio stagione 2018/2019”. Impugnate anche  le relative determinazioni dirigenziali con cui erano stati approvati i piani di abbattimento per la caccia di selezione.

Umbria, approvato il calendario venatorio 2018-2019: tutte le novità per la caccia

Per avere un confronto sulle  ricadute della decisione del Tar, l’assessore regionale all’Ambiente e alla Caccia, Fernanda Cecchini, ha convocato per il 27 luglio alle 12,30 nella sede regionale del Broletto a Perugia, una riunione della Consulta faunistico venatoria. 

Questa decisione – comunica l’associazione Wwf - deve essere un monito, non solo per gli amministratori umbri, ma anche per quelli delle altre Regioni. Se le Regioni continueranno ad emanare atti non conformi alle leggi di tutela della fauna selvatica e non appronteranno provvedimenti che limitano le forme di caccia rendendole “sostenibili”, il Wwf continuerà ad utilizzare la via giudiziaria per difendere la fauna e il diritto”. In sostanza la richiesta di sospensiva presentata del wwf contestava la preapertura della caccia “pur in assenza di adeguati piani di abbattimento selettivi previsti dalla normativa di settore”, oltre che i periodi di prelievo per la caccia di selezione. 

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