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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Corso Pietro Vannucci

E allora Gimo! I bus notturni a Perugia raddoppiano: le linee e le novità

Tommaso Bori (Pd) all'attacco della Giunta: "Paga tutto la Regione, Comune in silenzio"

Attivati, finanziati e pronti a partire. Il bus Gimo, quelli notturni, riprendono la corsa. Dal 27 ottobre, per la precisione. E ci sono delle novità. A spiegarle è il consigliere comunale del Pd di Perugia Tommaso Bori: “La nuova proposta presentata razionalizza i costi, migliora la frequenza e raddoppia sia i territori attraversati che l’utenza servita grazie a due linee di mobilità notturna. Il servizio, in funzione ogni venerdì e sabato dalle 22 alle 2, offrirà tre linee, Gimo 1 e 2 e la new entry, Gimo Ponti".

Nello specifico: Linea Circolare GIMO (nei due sensi di marcia), ovvero la linea già sperimentata ma ampliata per interessare il quartiere di San Marco, la periferia di Ellera e Olmo, l’asse Ponte della Pietra-Via Settevalli e il quartiere di Via dei Filosofi.

E due: Linea Circolare GIMO PONTI (in un senso), la nuova linea che congiunge l’asse dei principali quartieri periferici lungo la linea del Tevere, cioè Ponte San Giovanni, Ponte Valleceppi e Ponte Felcino, con Monteluce, l’Acropoli e il quartiere di Piscille”.

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E c’è spazio anche per qualche stoccata alla giunta Romizi: “Dopo che Assessore e Sindaco di Perugia non si sono mai pronunciati a favore della mobilità notturna e che la maggioranza politica del Consiglio Comunale non ha mai votato gli atti da noi proposti su questo importante servizio cittadino, siamo comunque riusciti a correggere gli errori dell’attuale amministrazione: dopo il successo della sperimentazione effettuata nei mesi scorsi e grazie al nostro lavoro congiunto con le associazioni studentesche Sinistra Universitaria - UDU Perugia e Altrascuola Rete degli studenti medi Perugia, dal 27 ottobre ripartiranno le navette di GIMO, acronimo di Giovani In Mobilità”. 

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I bus ci sono di nuovo. Ma il problema è come alla fine della cena: chi paga? “Ci rammarica soltanto  - attacca Bori - che il servizio sia interamente finanziato dalla Regione Umbria, con fondi diretti presi dal proprio bilancio pari a 50.000 euro e con fondi indiretti: infatti alcune risorse dei fondi destinati dall’ente ai servizi essenziali saranno erogati al Comune di Perugia, andando a coprire l’intera somma del costo del servizio, pari a 100.000 euro per tutto l’anno”.

E Gimo, dice Bori, potrebbe anche diventare permanente: “Da oggi - lavoreremo per rendere permanente il servizio con il suo inserimento nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Perugia, come richiesto nella nostra proposta approvata in commissione e che dovrà essere votata in Consiglio Comunale”.

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