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Cronaca

Prescritti i buoni postali del nonno, scatta il risarcimento se l'investitore non è stato informato della scadenza

Secondo l'Arbitrato bancario se l'ente che ha emesso i buoni non ha fornito anche tutte le informazioni utili, deve risarcire almeno la somma investita

Se avete in casa vecchi buoni postali del nonno o della nonna, controllate subito la scadenza, perché potrebbe essere già trascorso il periodo previsto per la restituzione dell’investimento e degli interessi; ma non tutto è perduto, perché anche se prescritti, esiste la possibilità di recuperare la somma investita per l’acquisto dei buoni postali.

L’Arbitrato bancario finanziario ha riconosciuto ad un risparmiatore, assistito dall’avvocato Leonardo Di Russo con l’Unione consumatori dell’Umbria, il risarcimento del danno in caso di buoni prescritti, ma venduti dalle Poste in mancanza di una corretta informativa su scadenza e piano di rendimento.

“Negli anni ‘80 e ‘90 le Poste emettevano buoni trentennali e la data di emissione e scadenza era riportata sul retro del buono – ricorda l’avvocato Leonardo Di Russo – Negli anni 2000, invece, sono stati emessi buoni da 18 mesi fino a 7 anni e dal retro è scomparsa la data di scadenza. In molti hanno messo quei buoni nel cassetto e non li hanno toccati più – prosegue l’avvocato – Spesso si trattava di buoni acquistati da nonni per i nipotini e magari dimenticati lì. Quando sono stati trovati i risparmiatori o gli eredi sono andati all’incasso. Salvo sentirsi dire che era ormai tutto prescritto”. Con conseguente perdita dell’investimento.

“Siamo andati davanti all’Arbitro bancario finanziario, che è un organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie presso la Banca d'Italia – dice ancora l’avvocato Di Russo – per contestare il diniego al rimborso dei buoni postali per prescrizione. Ebbene l’Abf ha stabilito che, laddove sia mancata la consegna del foglio informativo analitico ed in assenza di indicazioni sulla scadenza sui buoni stessi, Poste Italiane non ha correttamente adempiuto al proprio obbligo informativo e quindi pur in presenza di buoni prescritti deve risarcire il danno con una somma pari a quella investita”.

Poste Italiane ha adempiuto al pagamento, a differenza di altri casi che riguardano consumatori umbri legati ad altre forme di investimento.

Per informazioni e per la valutazione di casi personali si può scrivere a questo indirizzo mail all'Unione Consumatori Umbria.

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