La 'gang' dei bulletti terribili, rapine e minacce ai coetanei: "Ora vanno recuperati"
“La misura adottata dalla Magistratura, spiega il Questore, è specifica e volta a un percorso di recupero di questi giovanissimi"
Qualche spicciolo, zainetti, portafogli o giacche. Era questo il bottino del branco composto da giovanissimi che accerchiavano e depredavano i loro coetanei a Perugia. Un fenomeno, quello dei bulletti che agiscono in branco, tristemente figlio dei nostri tempi anche se non desta particolari preoccupazioni nel capoluogo, come ha evidenziato il Questore di Perugia, Francesco Messina.
Il modus operandi di questi ragazzini “terribili” era sempre lo stesso: prima sceglievano come obiettivo la preda più facile per poi mettere in atto un atteggiamento da branco, prevaricatore e minaccioso, fino alle manifestazioni più volente.
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Ieri sei giovani, ritenuti responsabili di vari episodi di rapina, sono stati raggiunti da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare di collocamento in comunità (per un altro, è stata disposta la misura della permanenza in casa). Una misura finalizzata a favorire il processo di miglioramento. “La misura adottata dalla Magistratura, spiega il Questore, è specifica e volta a un percorso di recupero di questi giovanissimi. Da una parte c’è la privazione della libertà, dall’altra un controllo costante proprio con l’obiettivo di recuperare e favorire il processo educativo. Anche i genitori sono stati collaborativi, anche se non è stato facile penetrare in questo ambiente giovanile. Le indagini sono state comunque rapide e rigorose".
I minori, affidati a comunità ubicate in diverse province del territorio nazionale, sono istituzionalmente preposte alla rieducazione e al reinserimento dei minori nella vita sociale attraverso attività didattiche obbligatorie che tengono in considerazione la necessità di assicurare agli stessi il loro sviluppo intellettivo e culturale.
