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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Botte e minacce con la pistola alla ex, la Cassazione lo condanna a pagare 3mila euro di multa

Respinto il ricorso sulla prescrizione del reato dopo la sentenza di appello

Picchia la compagna e la minaccia con una pistola e viene condannato, ma fa ricorso in Cassazione invocando la prescrizione del reato dopo il processo d’appello.

L’uomo, un italiano di 39 anni, è stato condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per i reati di percosse e minacce aggravate dall'uso di un'arma, commessi nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2011.

Nel ricorso si legge che “il termine di prescrizione del reato sarebbe decorso il 6 novembre 2018, dopo la pronuncia della sentenza di secondo grado”, ma non veniva contestata la ricostruzione accusatoria dei fatti.

I giudici di Cassazione hanno rigettato il ricorso ritenendo che “l'inammissibilità del ricorso per cassazione, non consentendo il formarsi di un valido rapporto di impugnazione, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata con il ricorso”.

Per i giudici di ultima istanza, “considerato che il secondo motivo che contesta la correttezza della motivazione posta a base della dichiarazione di responsabilità, non è consentito in sede di legittimità, perché costituito da mere doglianze in punto di fatto” il ricorso “deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende”.

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