rotate-mobile
Cronaca

Il meraviglioso bosco di Collestrada degradato a immondezzaio: rifiuti edili, amianto, plastica e persino vecchi mobili...

La scoperta dei volontari che hanno ripulito l'oasi naturalistica: ecco quello che hanno trovato. In tanti nel boschetto per iniettarsi eroina

L'inciviltà e il degrado stanno mettendo a rischio uno dei boschetti più belli e caratteristici di Perugia: quello di Collestrada situato sulla sommità di una piccola collina che domina sia la pianura percorsa dal Tevere che la vicina piana di Assisi. Negli ultimi tempi questa piccola oasi è stata utilizzata perFoto 3-18-8 nascondere rifiuti di tutti i tipi e come luogo di spaccio. In aiuto del bosco sono scesi in campo i volontari del Circolo Legambiente Perugia e Valli del Tevere, del Comitato “Salviamo Collestrada”, Teatro di Colle, Atletica il Colle ASD e Associazione “Colle della Strada” - sotto il patrocinio del Comune - per dare un importante ripulita e allo stesso tempo per riconsegnare un angolo di Perugia più pulito alla comunità. I volontari hanno raccolto 2 sacchi di vetro, 2 di plastica, 4 di indifferenziata ed 1 contenitore colmo di siringhe. Purtroppo sono stati ritrovati anche rifiuti speciali: amianto e moltissimi scarti edili, rifiuti ingombranti come sedie in legno, tubi in pvc, cassette dell’ortofrutta in plastica, sanitari e altro ancora. 

 "Quello dell’abbandono dei rifiuti - ha ricordato Legambiente - è da sempre una problematica di estrema complessità; difatti, non è connessa solo ad una questione di educazione al rispetto dell’ambiente e mancanza di senso civico dei singoli cittadini privati quali frequentatori irresponsabili, ma troppo frequentemente rappresenta il sintomo di concrete attività illecite di carattere imprenditoriale che conducono all’ultimo atto dell’abbandono dei rifiuti su suolo pubblico o privato. Basti pensare - ad esempio - ai casi emblematici di abbandono dei rifiuti da demolizione che originano da piccoli interventi di manutenzione o ristrutturazione, interventi questi riconducibili a privati e piccole imprese che, non conferendo nelle discariche o nei centri di stoccaggio o di recupero autorizzati gli scarti edili, alimentano una filiera di illegalità (assolutamente in nero e fatta anche di evasione fiscale)". 
Foto 1-14-22

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il meraviglioso bosco di Collestrada degradato a immondezzaio: rifiuti edili, amianto, plastica e persino vecchi mobili...

PerugiaToday è in caricamento