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Cronaca

Borse studio, "congelato" il taglio del Governo: "Inaccettabile"

I nuovi parametri prevedono l'abbassamento della soglia dei redditi - a Perugia rischiano in oltre mille - per l'assegnazione e il taglio dei fuori corso anche se studenti lavoratori

C'è un fronte del "no" capitanato dell'Umbria per bloccare il rischio del taglio completo per le borse di studio ai fuori corso, agli studenti lavoratori ed anche ad un migliaio di attuali iscritti all'Università degli Studi che hanno un reddito tra i 18mila euro e i 20mila euro - la vecchia soglia massima per assegnare le borse - che il Governo sta cercando di lasciare fuori dopo l'abbassamento per il Centro Italia a 17.999 euro di Isee.

Un fronte del "no" che ha ottenuto un primo risultato: costringere il Ministro Profumo a rinviare l'atto nella prossima seduta della conferenza Stato-Regione tra due settimane. Chiaro l'obiettivo di congelare l'atto in attesa del nuovo Governo che uscirà dalle urne il prossimo 24-25 febbraio. Le Regioni faranno valere le proprie ragioni per contrastare un provvedimento che, così come è stato presentato, è considerato "inaccettabile per i criteri di reddito e merito che introdurrebbe per le erogazioni dal 2014, impegnandosi a difesa dei diritti degli studenti e delle loro famiglie". La promessa porta la firma del Presidente Catiuscia Marini e dell'assessore Casciari.

I NUOVI PARAMETRI PER LE BORSE DI STUDIO - Previste tre soglie di reddito su base geografica e il blocco agli studenti fuori corso e lavoratori.

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